Mediobanca, le aziende dell’arredo si attendono una ripresa nel 2024
Dopo il calo delle vendite del 2023, l’indagine stima per quest’anno un + 5%
In un momento di criticità del mercato a livello globale, le imprese italiane dell’arredamento e dell’illuminazione possono puntare su due leve per resistere alla fase di difficoltà e tornare rapidamente a crescere, già da quest’anno. Due leve ben note alla nostra industria nazionale dell’arredamento, ovvero un consolidamento sull’alto di gamma e una maggiore spinta sui mercati esteri, investendo sulla diversificazione e sulle geografie a maggiore potenziale.
Una strategia che ha funzionato per superare la crisi del 2008- 2011 e in cui le imprese italiane continuano a credere: la conferma arriva dall’Osservatorio permanente realizzato dall’area studi di Mediobanca su un campione di 330 aziende del settore ( con oltre 10 milioni di fatturato), che realizzano un fatturato di 18,7 miliardi ( nel 2022) per il 55% generato all’estero. La maggioranza delle imprese si dice ottimista su un recupero del mercato nell’anno in corso ( il 58% prevede un aumento dei ricavi nel 2024) e sale al 65% la percentuale di chi si attende un aumento delle vendite oltreconfine.
Mediobanca ha inoltre rilevato un calo complessivo del 2,8% del fatturato nel 2023 per il settore ( dato leggermente inferiore al - 3,8% rilevato da FederlegnoArredo, che però comprende tutte le imprese, anche piccole e micro), ma se si prendono in considerazione le sole aziende dell’alto di gamma, il 2023 ha chiuso in aumento, con un + 3,4% e la percentuale di ottimisti, che si attende una ripresa quest’anno, sale al 68%.
Una spinta a questa ripresa arriverà anche dal Salone del Mobile di Milano, da sempre vetrina internazionale per l’industria italiana del design, che apre questa mattina in Fiera Milano a Rho, con 1.950 espositori su oltre 174mila metri quadrati di superficie espositiva. C’è grande attesa da parte delle aziende, soprattutto per il ritorno dei buyer dalla Cina, che ( stando almeno alle proiezioni ufficiose basate sui dati di prevendita dei biglietti) potrebbero tornare a essere la componente estera più numerosa al Salone, come prima della pandemia. Cina che, secondo l’Osservatorio di Mediobanca, è al sesto posto nella classifica dei mercati di sbocco di mobili e illuminazione made in Italy, preceduta da Unione europea – che rappresenta di gran lunga la principale destinazione dei prodotti italiani – America del Nord, Regno Unito, Medio Oriente e Africa.
In termini di strategie di internazionalizzazione, il settore punta soprattutto sulle esportazioni, attraverso rivenditori specializzati, negozi di proprietà o intermediari importatori. L’internazionalizzazione produttiva è invece poco praticata: solo il 10% delle imprese intervistate ( in prevalenza quelle posizionate sull’alto di gamma) possiede siti produttivi all’estero, allo scopo di disporre di manodopera o materie prime a minor costo ( 80% delle risposte), per avvicinarsi ai mercati di approvvigionamento ( 40%).
Nonostante le difficoltà di quest’ultimo anno, le imprese non hanno smesso di investire in innovazione: dal 2021 a oggi, il 72,9% si è impegnato ad ammodernare i processi produttivi ( macchinari, attrezzature e impianti tecnologicamente avanzati) e il 68,8% ha continuato a fare ricerca e sviluppo sul prodotto. Le aziende lamentano tuttavia la difficoltà di reperire personale adeguatamente formato per gestire le transizioni tecnologiche e ambientali. In
‘ Mercati esteri decisivi. Grande attesa per gli operatori per il Salone del Mobile che apre oggi in Fiera Milano
particolare, la digitalizzazione è l’ambito che ha assorbito le maggiori risorse ( l’ 83,3% ha investito in quest’ambito), seguita dalla cybersecurity, un tema sempre più percepito dalle imprese come fattore di rischio per la propria attività. Il rischio di attacchi informatici è infatti indicato come principale preoccupazione dal 74,5% del campione, seguito dalla complessità del quadro normativo e legale ( 73,9%) e dalla difficoltà di reperire e trattenere le competenze professionali ( 65,2%).