Autonomia, 2.400 emendamenti dall’opposizione
Alta tensione nella maggioranza sull’Autonomia mentre le opposizioni provano a dare battaglia con una pioggia di 2.400 emendamenti in commissione alla Camera. Intanto sul provvedimento bandiera della Lega - nonostante nessuno nel centrodestra abbia presentato come da accordi proposte di modifica - si registra ancora una volta il dualismo tra il partito di Salvini e Forza Italia. Sull’Autonomia differenziata tutto, o molto, si gioca ancora una volta sui tempi d’esame con la scadenza del voto europeo che gioco forza incide sulle mosse dei partiti. Ieri è il leader azzurro Antonio Tajani ha spiegato che a Montecitorio « è importante che il dibattito sia ampio » e dunque che è possibile immaginare che « il voto sarà più in là » rispetto all’attuale data prevista in calendario e cioè il 29 aprile. FI, puntualizza tra l’altro che « vigilerà » sul provvedimento. « È giusto che ci sia un dibattito - replica a stretto giro il governatore Veneto Luca Zaia - quanto al vigilare, non serve: è l’autonomia di tutti, non c’è una parte politica che vuole scappare con la refurtiva » . Una replica piccata che va ad aggiungersi al monito del capogruppo alla Lega Riccardo Molinari: pacta sunt servanda. « C’è un accordo di maggioranza - ricorda il leghista - che prevede che l’Autonomia inizi la sua discussione in Aula il 29 aprile. E noi ci aspettiamo che tutti mantengano quello che è l’impegno assunto. Noi abbiamo dato il via libera in Commissione sul premierato al Senato. I patti si rispettano » .