Garantire le pari opportunità nella formazione
Dispersione scolastica
QIL MERITO NON PUò ESSERE L’UNICO CRITERIO. OCCORRE RIMUOVERE GLI OSTACOLI DISCRIMINANTI
ualche settimana fa mezzo milione di studenti si sono trovati di fronte alla scelta di come proseguire il loro percorso scolastico al termine della scuola media. Per ragazze e ragazzi, il passaggio dalla scuola secondaria di I grado alle superiori rappresenta spesso un momento critico che, se non considerato con attenzione, rischia di far accrescere la dispersione scolastica.
Non a caso una quota rilevante delle bocciature avviene nel passaggio tra il primo e il secondo anno delle superiori. Si tratta dunque di un momento complesso e importante per i ragazzi e per le loro famiglie e purtroppo, anche in questo caso, la situazione socioeconomica influisce pesantemente sulle scelte relative all’orientamento scolastico.
Nella scelta del percorso di studi giocano infatti un ruolo importante diversi fattori: gli interessi e le inclinazioni degli studenti, le aspettative di genitori e insegnanti, l’offerta educativa presente sul territorio, l’influenza del gruppo dei pari, le opportunità lavorative future reali o percepite. E soprattutto quest’ultimo elemento diventa dirimente per la scelta della scuola secondaria per molti ragazzi in condizioni di difficoltà economica.
Basti pensare agli adolescenti con background migratorio, che con maggiore probabilità in Italia sono a rischio o in situazione di povertà, che si iscrivono, in prevalenza, agli istituti tecnici ( 41,4%), seguiti dai licei ( 37,5%) e dai professionali ( 19,7%).
Oltre alla condizione economica, pesano inoltre ancora gli stereotipi di genere. Se meno di un quarto dei laureati tra i 25 e i 34 anni
( il 23,8%) ha studiato materie Stem ( scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), tra questi la quota di uomini ( 34,5%) è più che doppia rispetto alle donne ( 16,6%).
Garantire pari opportunità nella scelta scolastica, è il primo passo non soltanto per allontanare il rischio di dispersione scolastica, ma anche per investire realmente sui ragazzi e sul loro potenziale.
È fondamentale che l’orientamento scolastico sia attento alle reali inclinazioni, agli interessi e alle potenzialità degli studenti e che aiuti gli studenti a diventare protagonisti delle loro scelte educative e professionali, promuovendo percorsi di conoscenza, lavorando attivamente per superare gli stereotipi e favorendo il dialogo tra istituzioni scolastiche e famiglie.
La nostra Costituzione ci ricorda che la scuola è aperta a tutti e che i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
Ma non bisogna cadere nella trappola del “solo” merito, perché ci dice anche che « è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese » . La scuola è il luogo fondamentale per lo sviluppo della persona e non può diventare il luogo dove le diseguaglianze economiche e sociali, chiudono la porta al futuro di chi non ha i mezzi. Scegliere il percorso scolastico e formativo, trovando il giusto equilibrio tra le proprie preferenze, aspettative, attitudini e le caratteristiche della scuola stessa, è fondamentale ed è un diritto che, anche per il bene dello sviluppo del nostro Paese, dobbiamo garantire a ogni ragazzo.