Collaborazioni internazionali e sul territorio
Già 500 dottori di ricerca hanno concluso il percorso con un placement del 100%
Cresce e amplia le collaborazioni la Scuola Imt Alti Studi di Lucca, uno dei sette istituti universitari statali a ordinamento speciale ( con Normale, Sant’Anna, Sissa, Iuss, Gssi, Scuola superiore meridionale), che è focalizzato sui dottorati di ricerca ( sono sei: Cognitive, computational and social neurosciences; Cultural systems; Cybersecurity; Economics, analytics and decision sciences; Management of digital transformation; System science). Imt si caratterizza per l’approccio multidisciplinare: qui il neuroscienzato lavora con l’economista, il ricercatore in beni culturali lavora con l’esperto di digitale, il filosofo lavora con l’informatico. La multidisciplinarietà è stato il criterio fondante nel 2015, « tanto che oggi su 30 docenti, ordinari e associati, abbiamo più di 15 settori scientifici disciplinari » , spiega Nicola Lattanzi, delegato del rettore Rocco De Nicola ai rapporti con enti e imprese e alla promozione di accordi strategici. Nei 18 anni di vita di Imt hanno concluso il percorso di formazione avanzata 500 dottori di ricerca con un placement che sfiora il 100%: un terzo è impiegato in accademie, un terzo in multinazionali e grandi aziende, un altro terzo in grandi istituzioni. Oggi gli studenti sono quasi 250 ( i posti messi a concorso ogni anno oscillano tra 50 e 60, le domande sono circa un migliaio all’anno), per il 45% stranieri.
Superata la “maggiore età”, Imt ora guarda a nuove collaborazioni internazionali e con le istituzioni del territorio: tra queste un accordo- quadro appena firmato col Comando regionale toscano della Guardia di finanza per aiutare nella formazione del personale, in particolare nelle discipline Stem, ma anche per elaborare metodi di analisi per monitorare la competitività del sistema economico locale. « La Toscana è terra di distretti industriali – spiega Lattanzi – e soprattutto nei distretti ci sono aziende ’ collo di bottiglia’, che non necessariamente sono quelle più grandi o più tecnologiche, che se finiscono in difficoltà possono danneggiare l’intera catena del valore. Imt ha sviluppato competenze che possono essere messe a servizio del Paese per definire un modello predittivo capace di analizzare il sistema economico anche dal punto di vista geopolitico, in termini di rischiosità e fragilità delle catene del valore. Lo possiamo fare proprio perché la nostra prospettiva è multidisciplinare » .
Imt è anche un esempio di felice alleanza pubblico- privato. L’Istituto è nato grazie al sostegno economico della Fondazione Cassa di risparmio di Lucca, che ha investito circa 50 milioni di euro e ha messo a disposizione strutture storiche come l’ex convento di San Francesco, che oggi accoglie il campus residenziale universitario ( 200 posti letto), e il complesso di San Ponziano con l’ex chiesa trasformata in avveniristica biblioteca. Insieme con l’assegno di ricerca del ministero qui viene messa a bando l’offerta di vitto, alloggio e servizi in una struttura storica di grande fascino, nel cuore di una delle più belle città medioevali com’è Lucca, fattore che contribuisce ad aumentare l’attrattività della Scuola.