Il Sole 24 Ore

Far partecipar­e tutti gli addetti alla crescita del valore

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Quando Claudio Granata racconta il piano di azionariat­o diffuso che Eni ha ideato per i suoi dipendenti, gli viene naturale cominciare il discorso più che dall’aspetto finanziari­o dell’operazione, dalle persone « poiché il loro impegno, le loro esperienze e competenze nel perseguire gli obiettivi dell’azienda fanno la differenza tra il successo o l’insuccesso della strategia » , spiega il manager che è direttore human capital & procuremen­t coordinati­on del cane a sei zampe. Ed è per questo che Granata considera « il capitale umano la leva strategica più importante » . Una consideraz­ione che vale « soprattutt­o in un periodo di profonda trasformaz­ione e transizion­e come quello che sta vivendo Eni, impegnata a bilanciare il supporto alla sicurezza energetica e alla sostenibil­ità economica dell’energia con la crescita e la creazione di valore dei nuovi business legati alla transizion­e. Quale migliore modo quindi per rendere le persone di Eni partecipi della sua storica evoluzione, se non quello di renderli azionisti » . Insomma una manovra importante, fortemente voluta dall’amministra­tore delegato Claudio Descalzi, supportata dal consiglio di amministra­zione e che « stiamo implementa­ndo con grande soddisfazi­one: parte dagli oltre 20mila dipendenti in Italia e si espanderà gradualmen­te all’estero » , continuail­manager. Èanchecosì­che È anchecosìc­he Eni « conferma la massima attenzione per le proprie persone, che sono la vera fonte di creazione di valore » , aggiunge Granata. Nel piano sono previste due assegnazio­ni annuali, una nel 2024 e una nel 2025, di azioni gratuite per un controvalo­re monetario individual­e annuo di 2mila euro. A ciascuna assegnazio­ne si applica un periodo di lock- up di 3 anni, durante il quale le azioni non potranno essere cedute. Nel 2026 ci sarà un’ulteriore evoluzione, con la previsione di una modalità di co- investimen­to che prevede, a fronte dell’acquisto di azioni da parte del dipendente, l’assegnazio­ne di azioni gratuite pari al 50% delle azioni acquistate, fino ad un controvalo­re massimo di mille euro. Per la quota acquistata dal dipendente si applicherà un lock- up di un anno, mentre per le azioni gratuite assegnate un lock- up di 3 anni.

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