Il Sole 24 Ore

Profitti Morgan Stanley su del 14%, Bofa in calo con il margine di interesse

I primi sei gruppi bancari americani hanno registrato utili per 36 miliardi

- Marco Valsania

Bank of America e Morgan Stanley completano l’appuntamen­to del sestetto delle grandi banche americane alla prova dei conti . E confermano la trama che si è dipanata nel primo trimestre per l’alta finanza: le attività a Wall Street agiscono da traino. Mentre perdono smalto i tradiziona­li business del credito per l’erosione dei margini d’interesse ora conseguenz­e del protrarsi di tassi elevati.

Bofa, gravata da riduzioni nel cosiddetto net interest income ( Nii), ha sofferto un calo delle entrate del 2% a 25,8 miliardi di dollari e del 18% negli utili a 6,67 miliardi di dollari, anche se ha superato le attese . Morgan Stanley grazie a investment banking, trading e gestione patrimonia­le ha invece messo a segno un incremento dei profitti del 14% a 3,4 miliardi e un aumento delle revenue del 4% a 15,14 miliardi, a loro volta oltre le previsioni. Gli utili per azione sono stati pari a 2,02 dollari rispetto agli 1,65 dollari ipotizzati. La divaricazi­one ha trovato espression­e in Borsa: Morgan Stanley ha guadagnato oltre il 3%, Bofa ha perso altrettant­o.

I bilanci dei due marchi hanno archiviato un trimestre che per le banche ha tuttora mostrato tenute delle performanc­e ma tra pressioni in agguato. Assieme i sei colossi, compresi JP Morgan, Citigroup, Wells Fargo e Goldman Sachs, hanno incassato profitti per circa 36 miliardi. Spesso hanno tuttavia evidenziat­o frenate nel margine di interesse. Gli elevati tassi sono stati a lungo motore di crescita, forti della differenza tra rincari nei prestiti effettuati da una parte e più lenti migliorame­nti nelle condizioni offerte sui depositi dall’altra. Ma questa realtà sta cambiando, con i margini assediati da prodotti con rendimenti più alti per i consumator­i. Il chief executive di JP Morgan, Jamie Dimon, ha inoltre per tutti sottolinea­to le incognite all’orizzonte, da inflazione e costo del denaro a crisi geopolitic­he, che possono comprimere la domanda di credito e aumentare le sofferenze.

Bank of America, in maggior dettaglio, è reduce da cali del 3%, a 14,03 miliardi sul fronte del margine d’interesse. Il Ceo Brian Moynihan ha citato proprio i costi legati ai depositi. Le attività di banca retail hanno generato revenue in calo del 5% a 10,17 miliardi. La di

Perdono smalto i business tradiziona­li del credito per l’erosione dei margini d’interesse

visione impegnata sui mercati finanziari ha al contrario visto le entrate lievitare del 5%, il miglior primo trimestre in un decennio. L’investment banking ha evidenziat­o rialzi del 35% a 1,57 miliardi e il trading del 3,6% nel reddito fisso e del 15% ( a 1,87 miliardi) nelle azioni. La gestione patrimonia­le ha riportato incrementi del 5% al record di 5,6 miliardi.

A Morgan Stanley, guidata del Ceo Ted Pick, l’investment banking ha marciato del 16% a 1,45 miliardi sostenuto dalla sottoscriz­ione di titoli. Il trading ha generato entrate per 5,33 miliardi, con l’azionario in rialzo del 4,1% nonostante il reddito fisso sia sceso del 3,5 per cento. Come già Goldman, ha tratto vantaggio da schiarite sui capital markets che crede possano proseguire. La gestione patrimonia­le ha riportato aumenti del 5% a 6,88 miliardi.

 ?? Morgan Stanley REUTERS ?? Le trimestral­i a Wall Street.
Morgan Stanley REUTERS Le trimestral­i a Wall Street.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy