All’assemblea Telecom Cdp voterà ancora per la lista del consiglio
Affluenza sopra il 60%: il retail potrebbe arrivare con il 3%- 5% del capitale
Cdp voterà per la lista del cda uscente alla prossima assemblea Tim che si terrà il 23 aprile a porte chiuse, con la formula del rappresentante designato ( lo studio Trevisan). Lo si apprende da fonti vicine alla Cassa, titolare di una quota pari al 9,81% del capitale ordinario, che sottolineano come la decisione sia « in linea con quanto fatto nella precedente occasione » . Non si tratta di una sorpresa, bensì di una conferma, dal momento che al numero tre della lista del cda uscente c’è il presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, riproposto consigliere per un altro mandato. La lista del cda è a supporto del piano, già approvato, che è centrato sulla cessione della rete a Kkr. Un piano che il Tesoro, azionista di Cdp, ha definito come l’unico realisticamente in grado di assicurare un futuro a Telecom. Del resto il Mef si è già posizionato a fianco di Kkr, prenotando il 20% della NetCo, la società della rete , in predicato di uscire dal gruppo entro l’estate se dall’Antitrust di Bruxelles arriverà il disco verde all’operazione. La notifica, a cura dell’acquirente, non è però ancora partita.
Sullo scorporo della rete si è espresso ieri anche un altro esponente governativo. Il sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti, ha detto - intervenendo a un convegno - che per affrontare le difficoltà del quadro competitivo, nel mercato delle tlc europeo, occorre « scegliere la via della separazione tra reti e servizi » . « L’Europa andrà in quella direzione - ha affermato - E l’Italia si trova a fare da battistrada » .
È intanto iniziato il conto alla rovescia in vista dell’assemblea. Le stime indicano che l’affluenza dovrebbe superare il 60% del capitale. La sorpresa potrebbe essere il retail che finora, pur pesando per circa il 30% del capitale, non è stato mai assiduo. Questa volta potrebbe esserci tra il 3% e il 5% del capitale sparso tra piccoli azionisti. Tim ha affidato a Morrow Sodali il compito di raccogliere deleghe per l’assemblea. I dipendenti Telecom complessivamente detengono circa il 3% del capitale, Asati, senza Pretto ( che da solo detiene una quota dello 0,53%), potrebbe rappresentare lo 0,7- 0,8% del capitale.
La vera incognita resta comunque Vivendi, che solo a fine settimana deciderà come votare. In ambienti finanziari c’è chi scommette sull'astensione e chi invece pensa che a Parigi possano essere sensibili alla sirena di Bluebell, che candida due donne, Paola Giannotti e Laurence Lafont per il vertice, ma senza l’intento di rovesciare il tavolo. Il voto di Vivendi potrebbe essere determinante, se non per esprimere la maggioranza, per l’attribuzione dei posti riservati alle minoranze.