Interesse dagli investitori nord americani
Forte interesse degli investitori esteri per gli asset italiani e, di conseguenza, per le prossime privatizzazioni decise dal Governo. « C’è un forte interesse da parte degli investitori esteri, soprattutto nordamericani, - spiega Marcello Sala, Capo del Dipartimento Economia del Mef - su tutte le asset class italiane. L’Europa in generale e, ancora più in particolare, l’Italia attirano i grandi investitori esteri, soprattutto statunitensi, canadesi e Paesi del Golfo, perché meno costose rispetto al mercato Usa. Per l’Italia è un trend che riscontriamo dall’autunno scorso »
I riflettori sono puntati sulla prossima privatizzazione di Poste Italiane: « È un processo politico. Dopo Dpcm e commissioni parlamentari - continua Sala - ora tocca al Mef definire modalità e tempistiche. Sono ancora da nominare gli advisor. Sul quando non si sa ancora, non ci sono vincoli, valuteremo le opportunità di mercato migliori per tempistica e tipo di operazione. L’importante è mantenere la consistency dell’Italia sui
Sala ( Mef): « L’Europa in generale e, ancora più in particolare, l’Italia attirano i grandi investitori »
mercati per le operazioni che riguardano asset pubblici. Porte aperte per una o più tranche, tempi più brevi o istituzionali: tutto da decidere » . Il Dpcm , va però ricordato, consente di cedere fino al 30 per cento del capitale.
Nel radar c’è anche la restante quota di Mps, una pacchetto del 26,73%: « Non intendiamo fare la banca. Anche in questo caso - continua Sala - cerchiamo di garantire la consistency dell’Italia sui mercati. Intendiamo scendere dalla quota di possesso per obiettivi Ue, ma bisogna valutare anche la politicaindustriale- bancaria del Paese » .
Lo scorso marzo lo Stato ha alleggerito ancora la sua presenza nel capitale di Mps. Il Mef ha concluso una procedura accelerata di raccolta ordini per la cessione di circa il 12,5% del capitale con un incasso di 650 milioni. Che il 2024 sia « l’anno giusto » per il matrimonio di Mps lo pensa anche il presidente di Rothschild, Federico Ghizzoni, secondo cui « più il Governo scenderà nel capitale, e più rapidamente si manifesterà il potenziale compratore » .