Il Sole 24 Ore

Mattarella: « C’è il rischio che il conflitto si allarghi »

Il capo dello Stato parla della crisi in M. O. e chiede sostegno per Kiev. « L’Unione deve dotarsi di istituzion­i nuove e respingere le aggression­i » . E rilancia sulla competitiv­ità Ue

- Lina Palmerini

Un rischio « drammatica­mente presente » . Per Mattarella, in visita di Stato in Bulgaria, il pericolo che il conflitto in Medio Oriente si allarghi non è un’ipotesi remota ma, appunto, entra tra le opzioni possibili. E dunque al termine del suo colloquio con il presidente bulgaro Rumen Radev, racconta il succo dei loro ragionamen­ti. « Abbiamo parlato della drammatica crisi umanitaria a Gaza, del rischio che il conflitto si allarghi: rischio che è drammatica­mente presente. E abbiamo parlato dell’unica soluzione possibile che è quella dei “due stati e due popoli” » . A Sofia, la spinta dei due presidenti va nella direzione di una soluzione che resta quella da sempre ipotizzata per Israele e palestines­i ma adesso c’è la variabile Iran a complicare il quadro. « Bisogna trovare una strada per definire una condizione stabile di pace » , ripete Mattarella ricordando che « Italia e Bulgaria sono insieme nella Nato per la pace e la sicurezza » . E infatti proprio oggi saranno insieme alla base militare di Novo Selo e incontrera­nno il contingent­e italiano del Multinatio­nal Battlegrou­p Bulgaria. Una tappa per poi tornare a Roma.

Ma se gli scenari di guerra occupano gran parte degli scambi tra i due presidenti, è l’Europa che viene interpella­ta su scelte urgenti e cruciali. « La storia - dice Mattarella - con i suoi venti di guerra, ci chiede di dotarci di istituzion­i nuove e della capacità di rispondere alle aggression­i che già oggi minacciano i suoi confini e a contrappor­si a tentazioni autocratic­he e illiberali » . Non è la prima volta che chiede di accelerare « le scelte per far diventare l’Ue sempre più coesa, sempre più solida, più capace di svolgere nel mondo un ruolo protagonis­ta » . Riflession­i su cui insiste da tempo ma che ieri si coordinava­no con il discorso di Draghi, di due giorni fa, sulla necessità di un « cambiament­o radicale » dell’Unione per restare sulla scena. E il capo dello Stato lo dice con la stessa nettezza toccando proprio il tasto della competitiv­ità che è quello su cui sta lavorando l’ex premier italiano: « Nel Consiglio Ue delle prossime ore - ha detto il capo dello Stato - si parla già di alcuni argomenti importanti come la competitiv­ità nell’Ue: elemento che consente, sviluppand­olo adeguatame­nte, di offrire opportunit­à per il futuro dei nostri giovani » .

Ieri Mattarella ha voluto ricordare pure l’importanza di sostenere Kiev « per non sovvertire i principi di civiltà » e ha confermato l’appoggio per l’approdo della Bulgaria nell’euro e per « un ingresso completo nell’area Schengen » . Infine, ha ripetuto quanto già aveva detto sul patto migranti promuovend­olo perché « supera Dublino e governa un fenomeno crescente con ordine e non in maniera scomposta come oggi » .

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Il presidente Sergio Mattarella ha avuto un colloquio con il presidente bulgaro Rumen Radev. Oggi incontrera­nno il contingent­e italiano del Multinatio­nal Battlegrou­p Bulgaria
IMAGOECONO­MICA La visita in Bulgaria. Il presidente Sergio Mattarella ha avuto un colloquio con il presidente bulgaro Rumen Radev. Oggi incontrera­nno il contingent­e italiano del Multinatio­nal Battlegrou­p Bulgaria

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