Voto di scambio, bufera in Sicilia
Indagato per corruzione il vicepresidente della Giunta Luca Sammartino ( Lega)
La scossa arriva alle 8,53, quando la notizia dell’inchiesta catanese che coinvolge Luca Sammartino, esponente di punta della Lega in Sicilia, fino a quel momento vicepresidente della Regione siciliana, arriva sulle agenzie. È una scossa forte che prende tutti i palazzi del potere a Palermo fino ad arrivare fino alla Fiera di Verona dove Sammartino è stato, fino all’altro ieri, a rappresentare la Sicilia al Vinitaly nella sua qualità di assessore regionale all’Agricoltura. Le news riguardano una inchiesta della procura di Catania avviata ormai qualche anno fa e ora arrivata al traguardo con una ordinanza firmata dal Gip Carla Aurora Valenti: sono coinvolti 11 tra politici, funzionari comunali e imprenditori destinatari delle misure eseguite dai carabinieri nelle province di Catania e Palermo. Sono accusati, a vario titolo, di scambio elettorale politico - mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. C’è anche Luca Sammartino: per lui il gip etneo ha disposto sospensione per un anno dai pubblici uffici per corruzione aggravata. Via dall’assessorato all’Agricoltura, via dalla vicepresidenza della Regione: le deleghe vanno al governatore Renato Schifani almeno, si dice, fino alle elezioni europee.
Per l’Assemblea regionale, dove Sammartino è stato eletto per la terza volta con poco più di 21mila voti, si vedrà: per il momento quello scranno non lo tocca nessuno. Ma non è detta l’ultima parola. Un terremoto politico e la Lega in Sicilia ridotta, si può dire, in macerie: lo scontro interno tra i “Sammartiniani” e l’altra ala della Lega che faceva capo all’eurodeputata Annalisa Tardino aveva portato alla nomina di Claudio Durigon a commissario in Sicilia e la sostanziale vittoria di Luca Sammartino che si preparava a un’altra vittoriosa campagna elettorale. Il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa parla di inchiesta a orologeria ma ora le cose si mettono male per i salviniani in Sicilia. Certo va detto che all’epoca dei fatti Sammartino era deputato del Pd e dalle carte emerge il suo impegno per far votare Caterina Chinnici, figlia del magistrato ammazzato dalla mafia, alle europee. Ma dalle carte emerge che a Tremestieri Etneo, paese del catanese al centro dell’inchiesta, i politici sarebbero andati a braccetto con i mafiosi e secondo un pentito Sammartino avrebbe incontrato nel 2015 esponenti del clan Santapaola. « Tengo a sottolineare che non sono coinvolto in ipotesi di reato di mafia né di voto di scambio – dice Sammartino finito per la terza volta nel turbinio di un’inchiesta della magistratura -. Sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti, risalenti a cinque anni fa. Resto fiducioso nei confronti della magistratura » .