Bari, M5s e Pd: « Divisi ma non nemici »
L’annuncio di Leccese e Laforgia: soli al primo turno, sostegno al ballottaggio
Alla fine finisce come doveva finire: alle comunali di Bari dell’ 8 e 9 giugno il centrosinistra correrà diviso in due, Michele Laforgia appoggiato da M5s, Psi e ( fin qui) da Sinistra italiana e Vito Leccese appoggiato dal Pd, dai Verdi e da Azione. Né poteva essere altrimenti dopo lo strappo di Giuseppe Conte del 5 aprile scorso, quando in seguito alle notizie di inchieste per voto di scambio e corruzione ha fatto saltare con atto unilaterale quelle che avrebbero dovuto essere le prime primarie giallorosse al grido di « per noi la legalità è valore non negoziabile » . Il leader del M5s vuole la conta sul “suo” candidato direttamente alle urne per marcare la distanza da un Pd in difficoltà e cercare di crescere, sia a Bari sia soprattutto alle contestuali elezioni europee.
Insomma le primarie si faranno non nei gazebo ma al primo turno, con l’idea di ricongiungere le forze per il ballottaggio attorno a quello che sarà scelto dai baresi come il primo del campo progressista. La strana concezione di alleanza è stata siglata ieri dagli stessi candidati a sindaco: « Sostegno reciproco in caso di ballottaggio e, qualora uno di noi venga eletto sindaco, disponibilità a costruire una squadra di governo che valorizzi le esperienze e le competenze di entrambi gli schieramenti » . E ancora: « Nelle prossime ore proporremo alle forze politiche che ci sostengono un patto per la trasparenza di tutte le liste » . Divisi ma non nemici. Una soluzione, se di soluzione si può parlare, che riceve subito la benedizione di Conte nel silenzio irritato dei vertici del Pd: « Noi abbiamo sempre lavorato per mantenere un’unità, ovviamente su presupposti e obiettivi condivisi e su presupposti di legalità, di rafforzamento e anche di rinnovamento. Questa proposta dei candidati è una proposta che conoscevamo e quindi noi la appoggiamo » , è la versione del leader del M5s. Che in realtà non ha mai mollato Laforgia e ha bocciato varie soluzioni terze, a partire da quella del magistrato Nicola Colaianni avanzata dal leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni. « Discuteremo e nei prossimi giorni decideremo cosa fare » , dice ora Fratoianni alludendo all’ipotesi di spostarsi su Leccese per ricongiungersi con i Verdi.
‘
Conte benedice l’accordo solo per il ballottaggio, irritazione di Pd e di Fratoianni