Il Sole 24 Ore

« Moda, un piano francese per promuovere le sinergie con l’Italia »

Valerie Hayer. Ministra francese per Pmi, Commercio, Artigianat­o e Turismo

- Maria Latella

La situazione internazio­nale potrebbe minare il successo delle Olimpiadi di Parigi? « Ci saranno più di 42 mila poliziotti a garantire la sicurezza della cerimonia di apertura. Come ha detto il presidente Macron, noi siamo pronti » . Preoccupat­a per i risultati delle prossime europee? La vostra candidata, Valerie Hayer, capolista per Renassainc­e, il partito di Macron, è incalzata a sinistra dall’ascesa della nuova star, il socialista Raphael

Glucksmann... « Metterei la parola star tra molte virgolette. Per essere una star devi prima vincere qualcosa » .

Olivia Gregoire, ministra delegata delle Piccole e medie imprese, del Commercio, dell’Artigianat­o e del Turismo nel governo di Gabriel Attal, è persona assertiva. Tempo fa, per esempio, ricordò ai suoi connaziona­li che tornare a cucinare sarebbe stato prezioso, per la salute e per il portafogli­o. E propose corsi di cucina nelle scuole. Apriti cielo. Polemiche, accuse di vivere in una bolla, lontana dalla gente comune. « Volevo soltanto dire che i cibi freschi fanno meglio di quelli preparati. E cucinando si risparmia » , tagliò corto lei chiudendo la questione.

In Italia per un viaggio « di ascolto » , tra moda e design, Olivia Gregoire è anche la prima ministra francese a visitare la Design Week di Milano, almeno a mia memoria e per quanto riguarda le ultime edizioni.

« Sono a Milano per sostenere le nostre aziende presenti alla Design Week e prima sono stata a Firenze per valutare sinergie nel settore della moda. Le nostre economie sono strettamen­te connesse. Insieme Francia e Italia rappresent­ano il 30% del Pil di tutta l’Europa, il mio ministero si occupa di Pmi, di artigianat­o, di turismo e in tutti questi settori noi francesi abbiamo molto da imparare dagli amici italiani » , aggiunge Olivia Gregoire, che vanta anche una solida competenza economica.

Imparare da noi italiani? Lei vuole smentire il luogo comune dei francesi “arroganti”.

Olivia Gregoire sorride: al di là della reputazion­e, i francesi hanno molto da imparare nei settori in cui gli italiani se la cavano bene.

Un esempio?

Penso al settore dell’agriturism­o, che in Francia può essere potenziato mentre in regioni come la Toscana voi siete già molto avanti. Penso al problema comune della succession­e nelle Pmi.

Quanto alla moda, io e il governo stiamo lavorando a un piano strutturat­o e ambizioso per promuovere il fashion system francese e potrebbero esserci sinergie tra aziende dei nostri due Paesi. Di fatto, sul fronte della moda, siamo ormai un unico Paese.

Anche perché i gruppi francesi, LVMH e Kering, negli anni hanno acquistato la maggior parte dei più noti brand italiani. La produzione è rimasta nel nostro Paese, la proprietà no. Così quando parla di sinergie nel settore a che cosa pensa?

Domanda importante. Prima di tutto mi lasci sottolinea­re che la Francia è il secondo partner commercial­e dell’Italia, leader negli investimen­ti nel vostro Paese. Abbiamo investito 74 miliardi di euro in Italia, tradotto in posti di lavoro significa trecentomi­la impieghi in oltre duemila aziende. Dal canto suo l’Italia è uno dei cinque top investor, anche in questo caso con duemila aziende acquisite in Francia. Per limitarci ai beni di lusso, niente è più falso e lontano dalla realtà della narrazione di una Francia predatoria. Anche perché, sul prodotto di lusso, Francia e Italia sono sinergici. Laddove c’è stato un takeover del brand, l’identità e l’attività sono rimaste italiane. E poi le case francesi impiegano direttamen­te o indirettam­ente subcontrac­tor italiani. La Francia importa sette miliardi di prodotti moda dall’Italia ed esporta meno di quattro miliardi. La relazione è strettissi­ma, perciò dico che su questo fronte è come se fossimo un unico Paese.

Come ministro del Turismo teme che le tensioni internazio­nali e il timore di attentati possano ridurre gli arrivi per i Giochi Olimpici di Parigi che cominciano tra circa cento giorni?

Prepararsi a ricevere una parte del mondo è una enorme sfida ed è normale avere qualche apprension­e. È l’apprension­e che si

accompagna a voler raggiunger­e l’eccellenza. La Francia è abituata ai grandi eventi, un anno fa abbiamo ospitato i mondiali di rugby e sei anni prima quelli del calcio. Parigi è la prima destinazio­ne turistica al mondo. Come ha detto il presidente Macron, siamo pronti e abbiamo previsto un eccezional­e dispiegame­nto di forze di polizia. Non solo le decine di migliaia del ministero dell’Interno, ma anche sedicimila aziende private. Gli hotel stanno avendo molte prenotazio­ni, ho buone notizie sulle prenotazio­ni dei voli. Insomma siamo ottimisti.

Ottimista anche sul risultato delle prossime elezioni europeee? La candidata del suo partito, Renassainc­e, la macroniana Valerie Hayer, è stabilment­e dietro Jordan Bardella del Rassemblem­ent National...

Nei dibattiti Tv, quando si parla di economia, Bardella dimostra tutta la sua impreparaz­ione. Fa solo osservazio­ni, non ha mai una proposta. Noi appoggerem­o fino all’ultimo Valerie Hayer, una donna che per sei anni ha lavorato giorno e notte per l’Unione europea. E poi mi creda, mai prendere troppo sul serio i sondaggi.

Neanche quelli che danno in ascesa Raphael Glucksmann, figlio del filosofo Andrè e candidato socialista, dato ormai a pochi punti di distacco da Valerie Hayer?

Mio nonno è stato un grande calciatore, ha giocato nella Nazionale francese. Sa che cosa diceva? « Per conoscere il risultato devi prima giocare la partita » . Giochiamo la partita il 9 giugno e poi ci risentiamo, d’accordo?

‘ La Francia ha investito 74 miliardi di euro in Italia che hanno creato 300mila posti di lavoro

 ?? AFP ?? Parigi. Valerie Hayer, ministra delegata delle piccole e medie imprese, commercio, artigianat­o e turismo
AFP Parigi. Valerie Hayer, ministra delegata delle piccole e medie imprese, commercio, artigianat­o e turismo

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