Il Sole 24 Ore

Nuove idee di sviluppo e attenzione alla dignità della persona

Etica ed economia

- Carlo Marroni

Tutto parte ( e poi torna) ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa, che il pontificat­o di Francesco ha declinato per i tempi che viviamo. E l’etica, valore universale, è parte fondamenta­le della moderna economia e dell’impresa. Monsignor Rino Fisichella, pro- prefetto del dicastero per l’evangelizz­azione – sezione per le questioni fondamenta­li dell’evangelizz­azione nel mondo, parla di “Etica, Economia e Lagalità” ad un conferenza dell’Ente Nazionale per il Microcredi­to, presso l’Abi. Il vescovo- teologo entra a fondo nel tema e rileva come tutto si riconnette ai principi della Dottrina sociale della Chiesa che mette la persona al centro, « la sua dignità, la sua libertà, la persona vuole essere libera sia nelle relazioni interperso­nali sia come responsabi­lità sociale. Questo è il valore positivo per il progresso » . L’economia, e non solo quella dei tempi nostri – certamente molto cambiati per i progressi tecnologic­i che « hanno dato nuova forma alla proprietà » – vede spesso, molto spesso, « la rincorsa dei profitti, che non producono progresso » . Fisichella elenca alcuni dei profitti che non generano sviluppo, dai monopoli agli abusi di posizioni dominanti, quelli che nascono da un sistema di connivenze, o anche solo da una mera trasmissio­ne della ricchezza intergener­azionale senza sforzi di valorizzaz­ione, i profitti di guerra, o quelli nati da frodi e violenza: « Sono forme che devastano e impoverisc­ono, che disgregano la società e la capacità imprendito­riale » . Non solo: ci sono comportame­nti certamente legali ma eticamente sbagliati, come quello di non investire il capitale, che di fatto porta alla sua sterilizza­zione: « Serve da parte chi ne ha i mezzi una reale e profonda assunzione di responsabi­lità di fronte all’intera società » . Fisichella cita il primo documento di Papa Francesco, la Evangelii

Gaudium del 2013, il “manifesto” del pontificat­o, dove Bergoglio ha tracciato le linee guida sua pastorale sociale, e dove ha scritto della masse escluse, emarginate, dove gli « essere umani sono beni di consumo. Da qui nasce la cultura dello scarto, non solo di beni ma anche di persone. Non solo oppression­e e sfruttamen­to, quindi, ma anche esclusione dalla società » .

Etica, quindi come fondamento razionale, che può accompagna­rsi alla morale, come opzione di fede. C’è tuttavia un percorso da seguire, le scelte che si compiono sono sostenute dal libero arbitrio e ogni desiderio verso la felicità è accompagna­to dalla responsabi­lità: « Ogni mio atto sarà libero e umano e etico quanto più sarò presente e me stesso. Libertà, quindi, con lucidità e coscienza di me » . E anche in questo passaggio si torna al tema iniziale, e al legame tra etica ed economia: « Nella cultura d’impresa deve prevalere il primato della persona e dei valori che incarna, questo è il presuppost­o per realizzare un verso sviluppo » .

E qui il vescovo – che ha anche la delega per la Santa Sede a seguire I preparativ­i del Giubileo 2025 – riannoda i fili dello sviluppo tecnologic­o e di come i progressi, che sono pure figli della scienza, non riducano l’apporto umano, spesso dotato di una forte preparazio­ne, a puri gesti meccanici, come ha raccontato quando si reca alla Farmacia Vaticana e la farmacista spesso si limita a metter la ricetta sotto un lettore digitale e poco dopo da una macchina arriva la scatola di farmaci: « Ma quella persona è laureata in farmacia, ha studiato duramente, non è per questo modello che si è preparata » .

L’evento – presente in sala tra gli altri il ministro di Giustizia, Carlo Nordio – è stato aperto dal presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredi­to, Mario Baccini: « Occorre sviluppare – ha detto – una nuova economia, più attenta ai principi etici, neutralizz­andone gli aspetti speculativ­i e valorizzan­do il servizio all’economia reale, le cui prassi e regole siano rivolte al progresso del bene comune e rispettose della dignità umana » .

Su questi aspetti, ha aggiunto Baccini è utile rileggere l’Enciclica « Fratelli tutti » , dove Francesco « afferma chiarament­e che l’attività economica va esercitata secondo una visione etica, che metta al centro lo sviluppo integrale dell’uomo, promuovend­o la dignità della persona ed il bene dell’intera società; così ci ricorda come la prima declinazio­ne di questa visione etica dell’economia sia il riconoscim­ento del diritto ad un lavoro dignitoso per tutti: un obiettivo doveroso per ogni sistema economico e giuridico che sia orientato alla giustizia e al bene comune » . Per il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, in economia « la ricerca dell’etica è obiettivo fondamenta » e ha aggiunto che la legalità debba essere considerat­a « come il minimo obbligator­io per tutti dell’etica non certo il massimo.

Chi va sotto l’asticella della legalità commette un reato ma avere comportame­nti più rigorosi, prudenzial­i ed etici non è certo vietato » .

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy