Nuove idee di sviluppo e attenzione alla dignità della persona
Etica ed economia
Tutto parte ( e poi torna) ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa, che il pontificato di Francesco ha declinato per i tempi che viviamo. E l’etica, valore universale, è parte fondamentale della moderna economia e dell’impresa. Monsignor Rino Fisichella, pro- prefetto del dicastero per l’evangelizzazione – sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, parla di “Etica, Economia e Lagalità” ad un conferenza dell’Ente Nazionale per il Microcredito, presso l’Abi. Il vescovo- teologo entra a fondo nel tema e rileva come tutto si riconnette ai principi della Dottrina sociale della Chiesa che mette la persona al centro, « la sua dignità, la sua libertà, la persona vuole essere libera sia nelle relazioni interpersonali sia come responsabilità sociale. Questo è il valore positivo per il progresso » . L’economia, e non solo quella dei tempi nostri – certamente molto cambiati per i progressi tecnologici che « hanno dato nuova forma alla proprietà » – vede spesso, molto spesso, « la rincorsa dei profitti, che non producono progresso » . Fisichella elenca alcuni dei profitti che non generano sviluppo, dai monopoli agli abusi di posizioni dominanti, quelli che nascono da un sistema di connivenze, o anche solo da una mera trasmissione della ricchezza intergenerazionale senza sforzi di valorizzazione, i profitti di guerra, o quelli nati da frodi e violenza: « Sono forme che devastano e impoveriscono, che disgregano la società e la capacità imprenditoriale » . Non solo: ci sono comportamenti certamente legali ma eticamente sbagliati, come quello di non investire il capitale, che di fatto porta alla sua sterilizzazione: « Serve da parte chi ne ha i mezzi una reale e profonda assunzione di responsabilità di fronte all’intera società » . Fisichella cita il primo documento di Papa Francesco, la Evangelii
Gaudium del 2013, il “manifesto” del pontificato, dove Bergoglio ha tracciato le linee guida sua pastorale sociale, e dove ha scritto della masse escluse, emarginate, dove gli « essere umani sono beni di consumo. Da qui nasce la cultura dello scarto, non solo di beni ma anche di persone. Non solo oppressione e sfruttamento, quindi, ma anche esclusione dalla società » .
Etica, quindi come fondamento razionale, che può accompagnarsi alla morale, come opzione di fede. C’è tuttavia un percorso da seguire, le scelte che si compiono sono sostenute dal libero arbitrio e ogni desiderio verso la felicità è accompagnato dalla responsabilità: « Ogni mio atto sarà libero e umano e etico quanto più sarò presente e me stesso. Libertà, quindi, con lucidità e coscienza di me » . E anche in questo passaggio si torna al tema iniziale, e al legame tra etica ed economia: « Nella cultura d’impresa deve prevalere il primato della persona e dei valori che incarna, questo è il presupposto per realizzare un verso sviluppo » .
E qui il vescovo – che ha anche la delega per la Santa Sede a seguire I preparativi del Giubileo 2025 – riannoda i fili dello sviluppo tecnologico e di come i progressi, che sono pure figli della scienza, non riducano l’apporto umano, spesso dotato di una forte preparazione, a puri gesti meccanici, come ha raccontato quando si reca alla Farmacia Vaticana e la farmacista spesso si limita a metter la ricetta sotto un lettore digitale e poco dopo da una macchina arriva la scatola di farmaci: « Ma quella persona è laureata in farmacia, ha studiato duramente, non è per questo modello che si è preparata » .
L’evento – presente in sala tra gli altri il ministro di Giustizia, Carlo Nordio – è stato aperto dal presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito, Mario Baccini: « Occorre sviluppare – ha detto – una nuova economia, più attenta ai principi etici, neutralizzandone gli aspetti speculativi e valorizzando il servizio all’economia reale, le cui prassi e regole siano rivolte al progresso del bene comune e rispettose della dignità umana » .
Su questi aspetti, ha aggiunto Baccini è utile rileggere l’Enciclica « Fratelli tutti » , dove Francesco « afferma chiaramente che l’attività economica va esercitata secondo una visione etica, che metta al centro lo sviluppo integrale dell’uomo, promuovendo la dignità della persona ed il bene dell’intera società; così ci ricorda come la prima declinazione di questa visione etica dell’economia sia il riconoscimento del diritto ad un lavoro dignitoso per tutti: un obiettivo doveroso per ogni sistema economico e giuridico che sia orientato alla giustizia e al bene comune » . Per il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, in economia « la ricerca dell’etica è obiettivo fondamenta » e ha aggiunto che la legalità debba essere considerata « come il minimo obbligatorio per tutti dell’etica non certo il massimo.
Chi va sotto l’asticella della legalità commette un reato ma avere comportamenti più rigorosi, prudenziali ed etici non è certo vietato » .