Nautica, nuovo record Il fatturato totale supera la soglia degli 8 miliardi
Cecchi: « I ricavi sono andati oltre ogni aspettativa. Addetti a quota 200mila »
Il fatturato della nautica italiana, nel suo complesso, ha superato per la prima volta gli 8 miliardi di euro, nel 2023. Un record assoluto, che batte quella raggiunto l’anno precedente di 7,33 miliardi ( una cifra vicina, benché inferiore, era stata totalizzata solo nel 2007: 6,2 miliardi). Ad anticiparlo al Sole 24 Ore è Saverio Cecchi, presidente di Confindustria nautica, che ieri, in occasione della settimana del made in Italy, ha presentato, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, gli andamenti e le prospettive del settore, nell’ambito di un convegno intitolato Nautica da diporto, eccellenza produttiva, figure professionali e nuovi fabbisogni. All’evento hanno partecipato i presidenti delle commissioni Attività produttive e Trasporti, Alberto Gusmeroli e Salvatore Deidda, alcuni deputati ( Gerolamo Cangiano, Ilaria Cavo e Deborah Bergamini), il capo di gabinetto del ministro delle Politiche del mare, Riccardo Rigillo, e Fabio Planamente, ad di Cantiere del Pardo.
Il fatturato del settore, l’anno scorso, ha sottolineato Cecchi, « è andato oltre ogni migliore aspettativa: ha infranto per la prima volta la storica soglia degli 8 miliardi di euro; e quello dell’export di imbarcazioni e navi da diporto, anch’esso superiore alle stime, che ha sfondato il valore di 4 miliardi » .
Cecchi ha poi ricordato « un manifesto di Rifondazione comunista ( stampato in occasione del Salone nautico di Genova del 2006, ndr), con l’immagine di una barca e il claim Anche i ricchi piangano ( riferito alla Finanziaria per il 2007, ndr). Da allora il nostro export è cresciuto del 240%, mettendo a segno una tra le migliori performance tra tutti i comparti industriali del Paese che primeggia nei settori degli accessori, componenti e dei battelli pneumatici. Negli ultimi cinque anni, inclusi i due di Covid, la nostra filiera è passata da 160mila a 200mila addetti. La presenza del premier Giorgia Meloni e di buona parte del governo al Salone nautico del 2023 ne è stata l’attestazione » .
Peraltro, ha ricordato Cecchi, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, « nel presentare la giornata del made in Italy, lo scorso 15 aprile, forse per la prima volta, ha accostato ad agrifood, moda e legno- arredo proprio la nautica da diporto, includendola tra i quattro grandi protagonisti del record storico messo a segno dall’export italiano, con 626 miliardi » . Proprio Urso, in un saluto inviato ai partecipanti al convegno, ha affermato che « il Governo è pienamente consapevole dell’importanza di sostenere e promuovere questa lunga filiera, in passato troppo spesso penalizzata da scelte miopi o ideologiche » .
Pur a fronte di risultati storici, non mancano nuvole all’orizzonte, per il settore. L’indagine dell’ufficio studi di Confindustria nautica sull’andamento per il 2024, conferma una differenziazione fra la produzione di alta gamma e la cantieristica sotto i 24 metri, per la quale si prevede una contrazione in alcuni segmenti e in alcune aree geografiche. Poi c’è un tema di formazione: mancano le maestranze specializzate che, nella nautica, godono, tra l’altro, di livelli retributivi superiori alla media.