Il Vinitaly segna un + 20% degli acquirenti top
L'edizione 2024 ha registrato 97mila visitatori e 30mila operatori esteri da 146 paesi
Vinitaly chiude l’edizione 2024 con 97mila visitatori e oltre 30mila operatori esteri (+ 2%) da 146 paesi. Tra gli operatori va segnalata la forte crescita (+ 20%) dei top buyer arrivati a quota 1.200 giunti da 65 nazioni e selezionati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. All’interno di questa categoria ci sono ad esempio i monopoli canadesi e nordeuropei nonché i compratori del retail e della grande distribuzione come delle catene della ristorazione internazionale. Operatori che in media gestiscono budget da centinaia di migliaia di dollari.
Nel complesso gli i professionisti del commercio del vino rappresentano stabilmente la quota di un terzo del totale delle presenze a Vinitaly a conferma dell’orientamento sempre più business della manifestazione.
Tra gli operatori esteri presenti a Verona la truppa più nutrita è stata quella degli americani ( oltre 3,700, + 8% rispetto allo scorso anno) il che testimonia come nonostante nel 2023 si sia registrato un leggero rallentamento negli acquisti Usa l’attenzione degli Stati Uniti nei confronti del vino made in Italy resta forte.
A seguire tra gli operatori internazionali i contingenti di Germania, Regno Unito e Canada ( per tutti i tre questi paesi un incremento degli arrivi del 6%). Numericamente meno significativo ( ma in progresso del 15% rispetto allo scorso anno) il gruppo degli importatori giapponesi.
Bilancio positivo anche per Vinitaly Plus, la piattaforma di matching tra domanda e offerta con 20mila appuntamenti business fissati. Numero raddoppiato rispetto alla scorsa edizione. Un successo anche il fuori salone, denominato “Vinitaly and the city” che ha superato le 50mila degustazioni (+ 11%).
« La profilazione degli operatori è tra i nostri principali obiettivi strategici – ha commentato l’ad di Veronafiere, Maurizio Danese -. Un percorso già avviato con gli stranieri e che quest’anno è proseguito anche nei confronti della domanda nazionale in particolare del canale horeca che ha registrato così un incremento delle presenze. Dal Vinitaly 2024 arriva quindi un’iniezione di fiducia in un momento complesso che ci vede impegnati a supportare il principale prodotto ambasciatore e apripista dell’agroalimentare italiano nel mondo » .
« Vinitaly consolida il proprio posizionamento business – ha aggiunto il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo - e il proprio ruolo centrale nella promozione internazionale del vino italiano. I dati della manifestazione, unitamente al riscontro positivo delle aziende, confermano gli obiettivi industriali dell’attuale governance di Veronafiere fortemente impegnata a potenziare il brand fieristico del made in Italy enologico nel mondo » .
Vinitaly non si esaurisce però con le giornate di Verona, l’attenzione si sposta ora in giro per il mondo con gli importanti appuntamenti di Wine to Asia ( Shenzhen 9- 11 maggio 2024). Dopo l’estate ci saranno due manifestazioni in contemporanea in due diversi continenti: dal 2 al 6 settembre è in calendario Vinitaly China Roadshow, Shanghai, Xian, Guangzhou mentre dal 3 al 6 settembre a Bento Gonçalves ( Brasile) si terrà Wine South America.
Il 20 e 21 ottobre a Chicago sarà invece la volta della prima edizione di Vinitaly Usa. Dal 22 al 24 novembre infine a Belgrado il debutto di di Vinitaly @ Wine Vision dedicata all’area dei Balcani.
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La manifestazione si sposta in giro per il mondo con l’evento di Wine to Asia ( Shenzhen 9- 11 maggio 2024)