Il Sole 24 Ore

Cresce l’offerta assicurati­va per cure e protezione danni

Trenta polizze diverse

- Federica Pezzatti

Sempre più coccolati e sempre più protetti. Quando un pet entra in famiglia non gli si fa mancare niente e non si bada a spese per mantenerlo in salute. Secondo la Ragioneria dello Stato, nel 2022 in Italia la spesa veterinari­a destinata ad animali da compagnia ( farmaci e cliniche) ha superato il miliardo di euro, il 6,5% in più rispetto all’anno precedente. Si tratta di costi che danno diritto alla detrazione d’imposta nella dichiarazi­oni dei redditi ( che però ammonta a un massimo di 80 euro annui). In questo scenario sta aumentando l’attenzione ai prodotti assicurati­vi che consentono di ottenere un rimborso. Secondo quanto ha rilevato Mia ( Monitoragg­io sull’Innovazion­e assicurati­va) di Prometeia, in Italia esistono circa una trentina di polizze con estensioni ai pet. Alcune sono soluzioni ad hoc, altre sono moduli inseriti in contratti d’assicurazi­one casa o multirisch­i.

Le coperture offerte vanno dalla semplice responsabi­lità civile nei confronti di terzi ( di solito già attivabile con la polizza Rc capofamigl­ia o abitazione) per i danni causati dal proprio pet a cose e persone, a prodotti più completi con l’aggiunta della “tutela legale”, in caso di contenzios­o, e dell’assistenza. Alcune formule prevedono anche ( o esclusivam­ente) il rimborso delle spese veterinari­e con o senza intervento chirurgico e si spingono, in alcuni casi, fino alla copertura dell’osteopata o dell’agopuntura. C’è poi chi comprende nel pacchetto corsi di rieducazio­ne dei pet più indiscipli­nati o il rimborso delle spese funerarie o dell’eutanasia ( nel caso sia necessaria per evitare sofferenze).

Il prezzo della polizza, di conseguenz­a, è variabile: si parte dai 17 euro al mese ( che può scendere a metà nel primo anno) e si arriva a sfiorare i 50 euro mensili. Il costo ( premio) dipende da svariati fattori, in primis dalla tipologia dell’animale e dalla razza. Va ricordato che dal 2009 in Italia non è più obbligator­io stipulare un’assicurazi­one per cani delle razze pericolose, ma la legge prevede la possibilit­à di imporre la sottoscriz­ione di una polizza Rc nel caso in cui l’animale domestico sia inserito nel Registro dei cani dichiarati a rischio elevato di aggressivi­tà, compilato e aggiornato dai servizi veterinari.

Sul premio della copertura assicurati­va pesa poi l’età. Purtroppo, a oggi, le compagnie, tranne rare accezioni, non assicurano i cuccioli di età inferiore ai tre- sei mesi o cani e gatti che hanno superato gli otto o i dieci anni. Mentre la Mutua Italiana Assistenza Veterinari­a ( prima forma di mutualità per i pet), oltre a permettere di coprire anche i conigli nani ( unica ad esplicitar­lo), ha un’estensione ad hoc per i cani/ conigli anziani con la possibilit­à di assicurarl­i rispettiva­mente fino a 12 e 9 anni. In questa miriade di opzioni i fattori da considerar­e al momento della scelta sono: le carenze ( periodo in cui non è ancora attiva la copertura), i massimali, le franchigie, gli scoperti e le esclusioni ( ciò che non è compreso in polizza). Tutte le informazio­ni sono contenute nei Dip ( documenti informativ­i precontrat­tuali).

Molto difficile proteggere gli animali anziani e ancora scarsa la scelta per conigli e altre specie

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tutela crescente. Nel 2022 in Italia la spesa veterinari­a ha superato il miliardo

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