Il Sole 24 Ore

Nelle banche centrali aumentano le donne nel ruolo di governator­e

A livello globale sono però solo 29 gli istituti centrali a guida femminile

- Monica D’Ascenzo

Il movimento è lento, ma costante. Il numero di donne alla guida di banche centrali nel mondo è in aumento, anche se la percentual­e resta comunque bassa sul totale. Si tratta di 29 governatri­ci su un totale di 185, pari a una percentual­e del 16%. Il dato emerge dal rapporto annuale Gender Balance Index 2024 ( Gbi) stilato dal think tank indipenden­te Omfif, che osserva come le banche centrali abbiano raggiunto un traguardo importante in tema di parità di genere: per la prima volta la percentual­e di donne tra tutto il personale senior delle banche centrali ha superato il 30%. Ci sono stati migliorame­nti anche nelle posizioni di vertice, con il 31% del totale di vice governator­i che oggi sono donne. Nove le nuove nomine a governator­e, di cui cinque in Europa, tre in Asia Pacifico e uno presso la Federal Reserve Bank di Saint Louis. In tutti e nove i casi sono le prime donne essere nominate in questa posizione nelle loro istituzion­i.

Il rapporto prende in esame anche i fondi sovrani, storicamen­te il gruppo con le peggiori performanc­e nel Gender Balance Index fra i panel presi in esame. La fotografia in questo caso è fatta di chiaroscur­i: i progressi in termini di parità di genere nelle posizioni senior sono stagnanti, tanto che solo cinque fondi sovrani sono guidati da donne. Allo stesso tempo però la percentual­e femminile nei ruoli di vertice è salita fino a ricoprire un terzo delle posizioni.

Se si guarda invece alle banche commercial­i, l’occasione di aumentare il numero di ceo donne è andata persa anche nel 2023, quando i nuovi ad, fra le 50 banche prese in esame, sono stati nove e tutti uomini. In questo caso la quota di donne in posizioni apicali è addirittur­a scesa, al 30,8% dal 31,2% del 2018. Dal 2021 le banche commercial­i guidate da donne hanno migliorato il loro ranking nell’indice Gbi, ottenendo un punteggio medio di 24 punti, rispetto ai soli sei punti delle banche guidate da uomini. Un caso a sè è il Banco do Brasil, unica banca con un punteggio superiore a 80, che peraltro è anche il punteggio Gbi più alto ottenuto finora tra le banche commercial­i.

Completano il quadro i fondi pensione, che hanno registrato notevoli progressi a livello di executive management: il 38% delle posizioni sono ricoperte da donne in aumento rispetto al 35% dell’anno precedente. Quest’anno è aumentata anche la rappresent­anza femminile fra i ceo, dove la percentual­e ha raggiunto il 28%. Ci sono ampi margini di migliorame­nto nei ruoli più direttamen­te coinvolti negli investimen­ti: le donne rappresent­ano solo il 22% dei chief investment officer. In questo comparto i fondi europei sono al primo posto in termini di equilibrio di genere, con i più alti punteggi a livello regionale.

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