Il Sole 24 Ore

G7, Borrell e Stoltenber­g spingono su aiuti militari a Kiev

L’Alto rappresent­ante per la politica estera Ue: l’Europa tiri fuori i Patriot, li dia a Kiev

- Alberto Magnani Dal nostro inviato CAPRI

Il segretario della Nato: sui missili stiamo dialogando con altri Paesi specifici

L’appello è stato rilanciato anche dal presidente ucraino Zelensky al Consiglio europeo a Bruxelles: Kiev ha bisogno di assistenza sulla « difesa aerea » contro la Russia. Le risposte stanno arrivando, almeno a parole, dalla riunione dei ministri degli Esteri del G7 che si chiude oggi a Capri. Nella giornata di ieri, la seconda della ministeria­le, l’urgenza di un’accelerazi­one sul supporto nei sistemi aerei a Kiev è stata scandita in momenti diversi da vertici Ue e Nato, a margine dei confronti che hanno incluso il titolare ucraino degli Esteri Dymtro Kuleba. Il suo invito a Capri, ha dichiarato il ministro degli Esteri italiano Tajani, rientra nel « forte sostegno » a Kiev del Gruppo dei Sette.

In mattinata l’alto rappresent­ante per la politica Estera Ue, Josep Borrell, ha esortato la Ue a « tirare fuori dai magazzini » missili Patriot e sistemi antimissil­i e inviarli all’Ucraina, « dove la guerra si sta intensific­ando, e sono sicuro che lo faremo rapidament­e » . L’Europa, ha sottolinea­to Borrell, deve « assumersi le sue responsabi­lità » e non può « contare » solo sugli Usa: un riferiment­o al pacchetto di aiuti da 60,8 miliardi di dollari che passerà al vaglio del Congresso nel fine settimana, salutato come un segnale incoraggia­nte anche dal segretario della Nato Jens Stoltenber­g.

Lo stesso Stoltenber­g, a sua volta presente a Capri, ha richiamato l’attenzione del forum informale sul « bisogno critico, urgente di maggiore difesa aerea dell’Ucraina » , accogliend­o con favore l’annuncio di una nuova batteria di Patriot della Germania e i finanziame­nti previsti da Danimarca e Paesi Bassi. Stoltenber­g ha rivelato che l’Alleanza sta « dialogando » sulla fornitura di missili con altri « Paesi specifici » e dichiarato che la Nato non ha « alcuna informazio­ne » su un attacco « imminente » . L’urgenza del sostegno a Kiev, ribadita anche da Kuleba, si è intensific­ata dopo l’apporto offerto a Israele nell’attacco dell’Iran e la richiesta - esplicita - di un sforzo simile a favore di Kiev.

La discussion­e sulle forniture all’Ucraina si è affiancata a un’agenda che ha incluso ieri il dibattito sul ricorso agli utili degli d egli asset russi congelati dalle sanzioni occidental­i, i rapporti con il Continente africano ( si legga l’articolo a fianco) e le fibrillazi­oni del Mar Rosso. La mattinata conclusiva di oggi dovrebbe vertere su filoni come la stabilità dell’Indo- Pacifico, prima della diramazion­e di un documento finale dove ci si attende « una posizione unanime su tutte le scelte da fare » ha dichiarato Tajani in un punto stampa serale con i giornalist­i.

Il pacchetto di decisioni contenute nel communiqué­dovrebbe communiqué dovrebbe incorporar­e anche l’accordo del Gruppo su nuove misure ritorsive all’Iran, un impulso che dovrà poi essere attuato - nel caso - da singoli Stati e blocchi politici. L’altro lascito sulla crisi in Medio Oriente resta quello delle origini, l’appello alla prudenza. « Siamo a favore del cessate il fuoco a Gaza - ha detto Tajani - ci auguriamo alla fine che possa prevalere la pace. L’obiettivo è quello di due popoli due Stati » .

 ?? ANSA ?? G7 Capri. Foto di gruppo del secondo giorno del vertice dei ministri degli Esteri del G7 allargato all’Unione africana. Dietro, da sinistra, Josep Borrell, Antony Blinken, David Cameron e Mohammed Ould Merzoug ( Mauritania). Davanti, sempre da sinistra, Stéphane Séjourné ( Francia), Melanie Joly ( Canada), Antonio Tajani, Yoko Kamikawa ( Giappone) e Annalena Baerbock ( Germania)
ANSA G7 Capri. Foto di gruppo del secondo giorno del vertice dei ministri degli Esteri del G7 allargato all’Unione africana. Dietro, da sinistra, Josep Borrell, Antony Blinken, David Cameron e Mohammed Ould Merzoug ( Mauritania). Davanti, sempre da sinistra, Stéphane Séjourné ( Francia), Melanie Joly ( Canada), Antonio Tajani, Yoko Kamikawa ( Giappone) e Annalena Baerbock ( Germania)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy