Giorgio Armani si svela attraverso i suoi oggetti in un orizzonte globale
Lo stilista è presente nell’arredo dal 2000, ma quest’anno, accanto a nuovi mobili e complementi, mostra le sue scelte personali
La divisione casa nacque da una passione personale di Giorgio Armani per l’arredo- design e – come forse accade con tutte le collezioni di abbigliamento e accessori dello stilista – nacque anche per raccontare qualcosa di sé, del proprio mondo interiore.
Dal 2000 Armani/ Casa è cresciuta in Italia e nel mondo e ogni anno, durante la settimana del mobile, appassionati della visione “armaniana” della moda o dei suoi oggetti di design, oltre a architetti e progettisti, possono vedere le nuove collezioni, che per il 2024 sono raccolte sotto il nome Echi dal mondo ed esposte a Palazzo Orsini, sede milanese dell’azienda creata da Giorgio Armani. Entrando nel palazzo ( dove la famiglia Orsini si insediò nel 1662), si possono vedere anche alcuni oggetti d’arredo e opere d’arte di Giorgio Armani. Spiccano due pantere in bronzo, una civetta in marmo bianco, due piccole statue antichissime in ceramica dipinta, raffiguranti una coppia di cavalli riccamente adornati, un antico costume di scena cinese e una katana ( spada) con il suo elmo giapponesi. Alcuni degli oggetti sono appoggiati o vicini a mobili o complementi d’arredo Armani/ Casa particolarmente cari allo stilista.
« Mi piace riunire i vari oggetti, anche i più semplici perché ognuno ha un valore sentimentale: rappresentano momenti e luoghi speciali della mia vita – racconta –. Le pan
A Palazzo Orsini si possono vedere alcune opere d’arte la cui storia si intreccia con le sfilate di Milano e Parigi
tere di bronzo sono una degli anni Trenta e l’altra molto più recente e proveniente dalla Thailandia, Paese in cui quest’animale è un simbolo. Ma ci sono altri pezzi che rivelano tocchi di Medio Oriente, Giappone, un Paese e una cultura da cui traggo da sempre ispirazione » . La passione di Armani per i felini, piccoli e grandi, era nota e ci tiene a confermarla: « Amo da sempre i felini: nella mia vita ho avuto fino a cinque gatti, mentre al momento ne ho due. Mi piacciono pantere e leopardi, animali che esprimono plasticità, eleganza e una grande vitalità » .
L’affinità elettiva per il Giappone trova un legame anche con la katana esposta a Palazzo Orsini: « Un film che mi ha profondamente colpito è Kagemusha di Akira Kurosawa: un affresco potente e visionario del Giappone feudale, così accattivante dal punto di vista visivo che mi ispirò per la collezione donna autunno- inverno 1981- 82 – ricorda Armani –. Riguardandola oggi, quella collezione presenta i caratteri di eccentricità che da sempre è connaturata al mio stile, e che emerge ritmicamente nel corso degli anni. Il film di Kurosawa rimane un bellissimo ricordo e ho preferito non rivederlo più per serbare l’emozione della prima e unica volta che lo vidi, nel 1980 » .
Un tocco di nostalgia non guasta, ma Giorgio Armani resta immerso nel presente e proiettato nel futuro e non a caso un altro oggetto, un bellissimo vaso cinese laccato rossi, è esposto accanto a un abito della collezione Armani Privé autunnoinverno 2023- 24.