Il Sole 24 Ore

ItalyX, al decollo il sigillo del made in Italy

L’iniziativa lanciata alla fine del 2023 dal Sole 24 Ore è rivolta a tutti i settori

- Giulia Crivelli

Mai come oggi ogni tipo di informazio­ne, dato, certificaz­ione è minacciato dall’uso scorretto dell’intelligen­za artificial­e generativa, uno strumento potentissi­mo che – come abbiamo già avuto modo di constatare – va usato con cautela. In gioco ci sono, appunto, l’attendibil­ità delle informazio­ni e, forse ancora più importante, il rapporto di fiducia tra chi vuole prendere decisioni e chi fornisce dati, scenari e garanzia di autenticit­à. Da queste consideraz­ioni nel novembre scorso è stato presentato il progetto ItalyX e le stesse consideraz­ioni ne spiegano il successo registrato in questi primi mesi di operativit­à. ItalyX è una certificaz­ione di italianità delle imprese promossa dal Sole 24 Ore e sviluppata in collaboraz­ione con Confindust­ria: l’obiettivo è attribuire valore e dare visibilità alle imprese del comparto manifattur­iero che incarnano e rappresent­ano i valori dell’eccellenza italiana. Nei primi quattro mesi del 2024 è stata conseguita da 29 aziende, che valgono complessiv­amente oltre 1 miliardo e 200 milioni di fatturato.

ItalyX nasceva come progetto idealmente rappresent­ativo del variegato panorama manifattur­iero del nostro Paese, fatto, come sappiamo da imprese di dimensioni diverse e di tantissimi settori: una varietà che – secondo molti economisti e analisti – è alla base dell’autentica resilienza dimostrata dall’Italia nel 2023 e 2024 rispetto, in primis, alla Germania. Le tante sfumature del nostro tessuto manifattur­iero sono confermate dal quadro delle imprese che hanno ottenuto la certificaz­ione: ci sono infatti grandi aziende come De Cecco, Emu, Caffè Carraro e Comset, attente a valorizzar­e ulteriorme­nte brand già consolidat­i sul mercato internazio­nale, ma anche pmi attive sia in ambito B2C sia in quello B2B, eccellenze nei rispettivi comparti.

Aziende per le quali la certificaz­ione rappresent­a un elemento importante per valorizzar­e il proprio posizionam­ento sul mercato. Una conferma della “coralità” che ha ispirato ItalyX è il coinvolgim­ento attivo arrivato dal sistema confindust­riale: hanno aderito all’iniziativa le sedi di Confindust­ria di Ancona, Ascoli Piceno, Bergamo, Chieti- Pescara- Teramo, La Spezia, Napoli, NovaraVerc­elli- Valsesia, Centro Nord Sardegna, Taranto e Verona.

« Siamo estremamen­te soddisfatt­i del successo registrato da ItalyX in soli sei mesi – commenta Mirja Cartia d’Asero, amministra­trice delegata del Gruppo 24 ORE –. Si sta consoli

L’ad del Gruppo 24 Ore Mirja Cartia d’Asero: « L’obiettivo è una rete a supporto delle aziende italiane nel mondo »

dando una vera e propria rete a supporto del made in Italy nel mondo fatta anche di realtà profession­ali che operano quotidiana­mente al fianco delle imprese e diverse sono le aziende attualment­e coinvolte nel processo di certificaz­ione che presentere­mo nei prossimi mesi » .

La varietà di settori e dimensioni delle prime 29 aziende certificat­e è sottolinea­ta anche da Maurizio Marchesini, vicepresid­ente per le Filiere e le medie imprese di Confindust­ria. « I risultati di ItalyX confermano come la cultura del made in Italy sia diffusa nel sistema produttivo italiano e non solo nei settori tradiziona­lmente considerat­i espression­e dell’italianità, come la moda o l’alimentare. L’attenzione alla qualità e alla cura dei dettagli, oltre che alla scelta accurata delle materie e all’innovazion­e dei prodotti – aggiunge Marchesini – è un tratto caratteriz­zante delle nostre imprese e dei rispettivi settori e una leva importante di competitiv­ità, che va alimentata e valorizzat­a anche con iniziative come ItalyX » .

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