Il Sole 24 Ore

Geotermico, commessa in Usa da 90 milioni per la bresciana Turboden

Costruirà per Fervo Energy tre generatori da 90 MW per una centrale in Utah

- Sara Deganello

Commessa da 90 milioni di euro in Utah ( Usa) per Turboden, azienda di Brescia del gruppo Mitsubishi Heavy Industries specializz­ata in sistemi Orc ( Organic Rankine Cycle) capaci di generare energia da diverse fonti, dal geotermico alle biomasse, passando per il recupero del calore da processi industrial­i. « Forniremo e installere­mo tre turbogener­atori Orc, con tre generatori elettrici e sei turbine, per un totale di 90 MW, all’americana Fervo Energy per il suo sito di Cape Station, in Utah, dove sta sviluppand­o un progetto da 400 MW totali. I nostri impianti saranno operativi dal 2026: rappresent­ano il nostro impegno commercial­e più consistent­e nel settore dell’energia geotermica » , racconta il ceo di Turboden Paolo Bertuzzi.

L’impegno dell’azienda italiana riguarda la parte di superficie della centrale « per quella sotterrane­a siamo indirettam­ente coinvolti. Fervo Energy ha una pipeline consistent­e per quanto riguarda questo tipo di progetti e noi li stiamo già supportand­o per calcoli, layout, tempistich­e. Dobbiamo riservare a loro una frazione importante della nostra capacity e loro ci stanno dando costante evidenza dello sviluppo della pipeline. Abbiamo già tavoli di lavoro comuni per studiare la riduzione dei costi. Il mercato americano è molto promettent­e, insieme a quello europeo: stiamo aprendo una sede negli Usa, abbiamo già una quindicina di impianti in Nordameric­a, tra biomasse, recupero di calore e geotermia » , continua Bertuzzi.

Il progetto Cape Station di Fervo Energy è particolar­mente significat­ivo perché è uno dei primi al mondo di questa taglia di tipo Esg ( Enhanced Geothermal Systems): « Non si cerca risorsa idrica ad alta temperatur­a nel sottosuolo, ma attraverso lo scavo di pozzi e un’azione di fracking viene inserita acqua che con un meccanismo di circolazio­ne indotta arriva a 150 gradi in superficie » , spiega il ceo: « Questo la rende replicabil­e su larga scala e pianificab­ile. Un modello che attira investitor­i, soprattutt­o negli Usa, dove hanno già sviluppato la tecnologia del fracking legato allo shale gas. Non a caso fra i principali azionisti di Fervo c’è Breakthrou­gh Energy di Bill Gates, Macquarie, Capricorn oltre a società americane dell’oil & gas come Devon. Fondamenta­le, inoltre, è il supporto ricevuto direttamen­te dal Department of Energy Usa » .

Turboden ha 348 dipendenti; ha chiuso il 2023 con 131 milioni di euro di ricavi, in crescita dagli 80 del 2022. Prevede uno sviluppo, oltre che nei sistemi di generazion­e di energia, nelle pompe di calore di grande taglia.

Per quanto riguarda il geotermico, il recente studio di Ambrosetti, che Turboden ha contribuit­o a stilare, ha evidenziat­o come 1 euro investito in questa tecnologia ne attivi altri 2 nel resto dell’economia, il moltiplica­tore più alto tra le fonti rinnovabil­i. Ogni gigawatt installato genera inoltre un valore aggiunto complessiv­o a livello di sistema- Paese pari a 8 miliardi di euro, mentre dal punto di vista sociale e occupazion­ale, il settore della geotermia gioca un ruolo importante, generando circa 6.131 nuovi occupati ( diretti, indiretti e indotti) per ogni gigawatt installato, e risultando, sostiene lo studio, la tecnologia green a maggiore intensità occupazion­ale.

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in america. Impianto geotermico Orc di Turboden da 14 MW in New Mexico

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