Tesla taglia i prezzi ma cade a Wall Street in attesa degli utili
Sforbiciata di quasi 2mila dollari su tutti i modelli del gruppo in Cina
In attesa della trimestrale di stasera, sono ore complicate per Tesla, col titolo che a Wall Street viene scambiato ampiamente sotto i 150 dollari ( ai minimi da 52 settimane) facendo registrare la seconda peggior performance dell’indice S& P 500.
Non sono bastate le notizie sull’ennesimo taglio dei prezzi, ad evitare il peggio. La società texana ha infatti approvato un taglio di quasi 2.000 dollari su tutti i suoi modelli in Cina, dopo quelli negli Stati Uniti. Una mossa simile ad altre, già intraprese negli ultimi due anni. Dal 2022, del resto, Tesla ha innescato una guerra dei prezzi in una logica di perseguire la crescita dei volumi a scapito dei margini. Ma non è bastato a calmare i nervi degli investitori in vista della chiamata sugli utili.
Da inizio 2024, Tesla ha perso il 42% del suo valore, bruciando oltre 300 miliardi di capitalizzazione di mercato. E oggi si trova a fare i conti con una identità tutta da decifrare: Tesla è una tech company o un produttore di auto elettriche? È qui che si giocherà gran parte del futuro della società di Musk.
L’azienda texana, nelle scorse settimane ha riferito che le consegne globali di veicoli nel primo trimestre del 2024 sono diminuite per la prima volta in quasi quattro anni, poiché i tagli dei prezzi non sono riusciti a stimolare la domanda. E forse anche per questo l’ennesimo taglio – quello di ieri – non ha convinto granché il mercato.
Il produttore di veicoli elettrici è stato lento nel rinnovare i suoi modelli obsoleti poiché gli alti tassi di interesse hanno indebolito l’appetito dei consumatori per articoli più costosi. Il tutto mentre i rivali, in Cina ( che è anche il più grande mercato automobilistico del mondo) stanno lanciando modelli più economici e con coefficienti di innovazione molto interessanti.
Intanto Musk, proprio a causa del momentaccio di Tesla, è stato costretto a rinviare il viaggio programmato per il prossimo fine settimana in India, dove avrebbe dovuto incontrare il primo ministro Narendra Modi. Un viaggio durante il quale il ceo avrebbe dovuto svelare anche i piani di Tesla per entrare nel mercato dell’Asia meridionale. Se ne riparlerà.
Per ora le attenzioni sono tutte sui dati trimestrali, con quella che potrebbe essere la peggiore performance della casa automobilistica in sette anni. In tutto questo, pesano anche le incognite sul futuro, con la società che per ora pare abbia rallentato i suoi piani per lo sviluppo di un’auto elettrica più economica, per concentrarsi maggiormente sulla guida autonoma.