Bnl: ricavi e utile in forte aumento nel trimestre Cala il costo del rischio
Bnl ( gruppo Bnp Paribas) arriva al giro di boa dei risultati trimestrali con un utile ante imposte in crescita del 50,3%, a 209 milioni, con un margine di intermediazione in netto aumento (+ 7,9%), a 729 milioni, e con risultato lordo di gestione in rialzo del 18,2%, a 288 milioni. La banca presieduta da Claudia Cattani e guidata da Elena Goitini - riconfermate ai vertici dall’assemblea dei soci di scena pochi giorni fa a Roma - chiude i primi tre mesi del 2024 facendo poi segnare un incremento dei depositi (+ 8,1%), con uno scatto in avanti nel segmento imprese e nel private banking, parzialmente controbilanciato da un arretramento nel comparto retail. Migliorano ancora anche i margini sui depositi e si attesta su livelli consistenti la raccolta netta del private banking, pari a 1,4 miliardi di euro ( mentre è in calo del 5,2% quella indiretta).
Passando agli impieghi, l’asticella a fine trimestre registra un decremento del 7,1% rispetto al primo trimestre del 2023 e del 5,8% sul perimetro, al netto dei crediti deteriorati. I prestiti alla clientela retail evidenziano una buona tenuta e gli impieghi al segmento imprese sono in diminuzione.
Sale, poi, del 13,7% il margine di interesse grazie al margine sui depositi e alle plusvalenze sulle cessioni dei titoli, in parte controbilanciati dal calo dei volumi e dei margini sui prestiti. Le commissioni, invece, risultano stabili rispetto ai primi tre mesi del 2023 e riflettono il forte aumento delle commissioni finanziarie compensate dal calo delle commissioni bancarie.
Cala il costo del rischio che si attesta a 72 milioni di euro, con un ripresa di valore su accantonamenti sui crediti sani ( livelli 1 e 2) e una riduzione degli accantonamenti sui crediti deteriorati ( livello 3): il valore si attesta così a 39 punti base in rapporto agli impieghi della clientela. Risultano in crescita i costi operativi (+ 2,2%) ed evidenziano un aumento controllato. L’effetto forbice appare quindi molto positivo (+ 5,8 punti).
Quanto alla controllante Bnp Paribas, il gruppo « ha registrato performance di buon livello nel primo trimestre del 2024 » , per dirla con le parole dell’ad JeanLaurent Bonnafé, « grazie al dinamismo commerciale delle proprie divisioni operative » . I primi tre mesi dell’anno vanno così in archivio con ricavi stabili (- 0,4%), a quota 12,5 miliardi, con costi operativi in calo dell’ 1,5%, a 7,9 miliardi, e con un effetto forbice positivo di 1,1 punti.
L’utile netto si attesta a 3,1 miliardi (- 2,2%) ed è sostenuto dalle performance operative e il risultato lordo di gestione è pari a 4,5 miliardi (+ 1,6%). In virtù di questi risultati, il gruppo - che ha completato il buyback per 1,05 miliardi e proporrà, nell’assemblea del prossimo 14 maggio, un dividendo di 4,60 euro - conferma la traiettoria per il 2024 con ricavi in aumento di oltre il 2% rispetto ai ricavi distribuibili del 2023 ( 46,9 miliardi), effetto forbice positivo, costo del rischio inferiore a 40 punti base ( a fine trimestre, è pari a 29 pb) e utile netto superiore all’utile netto distribuibile 2023 ( 11,2 miliardi).