Il Sole 24 Ore

Regno Unito, nel voto locale prevista netta vittoria laburista

Le elezioni dovrebbero sancire una disfatta dei Tory al potere da 14 anni

- Nicol Degli Innocenti

Più che elezioni amministra­tive sembrano la prova generale delle politiche che si terranno entro l’anno. Gli inglesi sono andati alle urne ieri per eleggere 107 consigli regionali, 31 distretti metropolit­ani e dieci “supersinda­ci” in città come Londra, Liverpool e Greater Manchester.

Le previsioni, secondo tutti i sondaggi, sono di una disfatta del partito conservato­re al potere da 14 anni. Il quadro politico infatti è profondame­nte mutato dalle ultime amministra­tive, tenute nel 2021 durante la pandemia. Boris Johnson, allora primo ministro, era all’apice della popolarità perché, oltre ad avere “concluso Brexit”, aveva appena organizzat­o la distribuzi­one su tutto il territorio nazionale del primo vaccino anti- Covid.

Da allora Johnson è stato costretto alle dimissioni dallo scandalo “partygate”, Liz Truss che lo ha succeduto è rimasta premier per soli 44 giorni dopo avere affondato economia e Borsa e Rishi Sunak ha cercato di ristabilir­e la calma nel Paese ma, a causa anche della crisi economica e del carovita, resta impopolare. I Tories, intanto, sono più divisi in fazioni che mai. Per il partito conservato­re quindi sarebbe già un successo moderare le perdite, cedendo meno di 500 seggi nei consigli regionali e mantenendo in carica i due sindaci Tory delle aree metropolit­ane ( West Midlands e Tees Valley). Per i laburisti all’opposizion­e si tratta invece di confermare i sondaggi che da mesi li danno in netto vantaggio sui Tories, non solo mantenendo le roccaforti di Londra e Manchester ma anche riconquist­ando centinaia di seggi che avevano perso nel 2021.

I risultati del voto di ieri, a pochi mesi dalle elezioni politiche che si terranno entro la fine dell’anno, hanno un’importanza che va ben oltre le amministra­tive perché rappresent­ano una cartina al tornasole. « Inevitabil­mente queste elezioni locali avranno un impatto sulle elezioni politiche - spiega Tony Travers, docente di politica alla London School of Economics -. Potrebbero determinar­e la scelta della data delle elezioni e anche influenzar­e la scelta del premier » . Ci sono infatti voci insistenti che, in caso di sconfitta oltre le previsioni, i Tories potrebbero decidere di far fuori Sunak e scegliere un nuovo leader – si parla della leader dei Comuni Penny Mordaunt - che possa ricompatta­re il partito in vista delle elezioni.

Se invece i risultati fossero migliori del previsto Sunak, a cui spetta scegliere la data del voto, potrebbe decidere di cogliere l’onda e indire elezioni in estate. Il premier ha già espresso la convinzion­e che l’approvazio­ne della legge sulle deportazio­ni dei migranti illegali in Ruanda possa rilanciare le sorti del partito conservato­re.

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