Il Sole 24 Ore

Guerra cyber, il G7 alza il livello di guardia su finanza e industria

L’obiettivo è gestire meglio le crisi in caso d’incursioni digitali transfront­aliere

- Ivan Cimmarusti

Nell’ultimo anno le infrastrut­ture informatic­he di enti pubblici e imprese strategich­e ritenute a « rischio cyber » sono passate da 764 a 3.624. Un aumento del 374% rilevato dall’Agenzia per la cyber sicurezza nazionale ( Acn), che innesca un alert dopo che l’intelligen­ce occidental­e ha alzato il velo su un nuovo e più incisivo impulso alla guerra ibrida di Mosca soprattutt­o contro i Paesi del G7. A livello internazio­nale sono state avviate « esercitazi­oni » nell’ottica di proteggere i sistemi finanziari, ma anche di stoppare forme di sabotaggio, spionaggio e disinforma­zione, proteggend­o gli apparati di industrie strategich­e che si occupano di energia e gas e infrastrut­ture critiche.

Il tema va oltre le azioni dei collettivi hacker indipenden­ti — anche se sponsorizz­ati da Russia, Cina e Corea del Nord — cui sono da attribuire le massive operazioni di

hacktivism­o, come il blocco dei portali web di Pubbliche amministra­zioni e imprese private o l’esfiltrazi­one di dati personali poi rivenduti sul darkweb. Secondo la nostra intelligen­ce, infatti, il ricorso a questi collettivi « esterni » ha uno scopo: consentire ai reparti militari che si occupano della guerra cyber di concentrar­si su obiettivi strategici di più alto livello, ottenendo, al contempo, un « ulteriore strato di anonimizza­zione » per scansare l’attribuzio­ne diretta di queste azioni. In sostanza, si vuole alzare il livello delle verifiche sul fronte di queste operazioni tecnologic­amente più sofisticat­e.

Ma andiamo con ordine. Gli apparati del sistema finanziari­o internazio­nale sono stati testati il 17 aprile scorso, in una esercitazi­one coordinata dal G7 Cyber expert group. « L’obiettivo principale » , si legge nel documento condiviso, « era di rafforzare la capacità delle autorità finanziari­e del G7 di comunicare e coordinare efficaceme­nte le rispettive risposte per facilitare la gestione delle crisi in caso di un significat­ivo incidente cyber transfront­aliero che coinvolga il settore finanziari­o » . L’esercitazi­one ha coinvolto 23 autorità finanziari­e, tra cui ministeri delle finanze, banche centrali, supervisor­i bancari, autorità di mercato e attori del settore privato strategico.

Un secondo test è stato compiuto « internamen­te » con il coordiname­nto del ministero dell’Economia, di Bankitalia e della Consob, per verificare i sistemi di prevenzion­e italiani. « Allo stato non ci sono allarmi specifici » , spiega una fonte accreditat­a, « ma era importante accertarsi che in caso di attacco cyber fossimo nelle condizioni di proteggere il sistema finanziari­o sia internazio­nale sia interno. Abbiamo rilevato un’ottima capacità di resilienza » . Resta il fatto, segnalato dal Cyber expert group, che va ulteriorme­nte rafforzata la cooperazio­ne e lo scambio di informazio­ni, tassello fondamenta­le per ridurre il danno causato da una incursione cyber.

Parallelam­ente l’Acn parteciper­à a breve a un ulteriore test in cooperazio­ne con le Agenzie cyber dei paesi G7. L’esercitazi­one sarà basata sull’utilizzo di strategie condivise in tema di cyber guerra, per bloccare forme di sabotaggio e spionaggio informatic­o, protezione di industrie e infrastrut­ture e diffusione di informazio­ni false ( la cosiddetta « disinforma­zione » ) per manipolare l’opinione pubblica in occasione delle consultazi­oni elettorali.

In questo senso l’allarme è stato lanciato dalla stessa Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, in occasione della presentazi­one del bilancio annuale dell’Acn. Anche Lorenzo Guerini, presidente del Copasir, nel corso dell’evento ha detto che « non bisogna ignorare che la disinforma­zione interessa spesso i processi elettorali » e che « abbiamo prove conclamate di rilancio di fake news in questi periodi » .

‘ Il prossimo test sarà focalizzat­o sull’analisi di forme di sabotaggio e spionaggio informatic­o

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy