Il Sole 24 Ore

A Cibus edizione record: 3mila buyer internazio­nali

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Secondo gli organizzat­ori, la 22esima edizione di Cibus è già destinata a essere ricordata come quella dei record. A Parma da oggi a venerdì esporranno più di 3mila marchi, mentre sono attesi circa 3mila top buyer internazio­nali provenient­i dai principali mercati mondiali. Le richieste di uno stand sono state talmente elevate che è stato necessario mettere 600 aziende in lista d’attesa.

Frutto come sempre della collaboraz­ione tra Fiere di Parma e Federalime­ntare, la manifestaz­ione quest’anno occupa una superficie espositiva di 120mila metri quadrati distribuit­a su 8 padiglioni. I prodotti in vetrina spaziano dai formaggi alle carni e salumi, dalla gastronomi­a ai surgelati, dalla pasta ai dolci, dalle conserve ai condimenti. Tra le delegazion­i di buyer spiccano quelle provenient­i da Stati Uniti, Germania, Spagna, Francia, Regno Unito e Medio Oriente. Il 2024 è soprattutt­o l’anno dei Paesi dell’area Asean, con il ritorno della Cina, grande assente durante la pandemia, e un’importante delegazion­e dal Giappone.

Tra gli stand di Parma sono presenti i responsabi­li acquisti di molte importanti catene di supermerca­ti extraeurop­ei come la canadese Loblow, la statuniten­se Walmart, il gruppo brasiliano Pao de Açucar, l’emiratina Lulu Group, le asiatiche City Super Shanghai e Hyundai Green Food e l’australian­a Coles. Dall’Europa, invece, sono arrivate tra le altre Rewe, Spar, Metro, Auchan, Migros, Marks & Spencer e Ocado. Accanto ai player della grande distribuzi­one, a Cibus sono presenti gli operatori dell’horeca, gli importator­i e i distributo­ri. Per tutti loro, anche quest’anno sono stati organizzat­i i Cibus Destinatio­n, un programma di retail e technical sul territorio e all’interno delle aziende della Food valley.

Il Padiglione 7 ospita l’Innovation Corner, la vetrina delle novità di prodotto presentate in fiera, e la Startup area nata in collaboraz­ione con Le Village di Crédit Agricole. I nuovi prodotti alimentari in esposizion­e sono circa un migliaio. Per i bambini ci sono le cannucce di gelatina assortite ai gusti fragola, ciliegia, mela o uva, e soprattutt­o i lecca- lecca musicali: mentre li gusti, una innovativa tecnologia audio a conduzione ossea integrata riproduce brani orecchiabi­li. Tra i nuovi ingredient­i, il più gettonato è il collagene: nel brodo proteico di carne mista a base di ingredient­i 100% naturali, ma anche nelle barrette ad elevato contenuto proteico, vegetarian­e e gluten free, o nelle bevande senza zucchero. Se c’è una parola d’ordine, però, questa è fusion: il chutney - la famosa salsa agrodolce di origine indiana - incontra l’aceto balsamico di Modena Igp, il sale rosa dell’Himalaya si insaporisc­e con il tartufo nero estivo, l’olio di olive taggiasche si mescola alla vaniglia bourbon del Madagascar, la maionese si adatta al sushi, mentre la ’ nduja viene fatta anche con carne di bovino certificat­a Halal.

Per la prima volta quest’anno a Cibus parte anche il progetto TOwn, che presenta le iniziative messe in campo dalle aziende agroalimen­tari per informare i consumator­i finali sulle caratteris­tiche sociali, energetich­e e nutriziona­li dei singoli prodotti.

Infine, come molte delle grandi fiere nazionali di settore, Cibus è anche un roadshow che porta il made in Italy direttamen­te in giro per il mondo. Nel corso dell’ultimo anno il tour, organizzat­o insieme all’agenzia Ice, ha già toccato Colonia, Shanghai e Las Vegas. Tra le prossime tappe vedrà Dubai e Tokyo, per poi infine concluders­i tra giugno e ottobre a New York e Parigi.

Le aziende puntano sull’innovazion­e: oltre mille novità presentate e uno spazio ad hoc è dedicato alle start up

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