Dao, il modello alternativo di finanziamento della ricerca
La scienza decentralizzata che utilizza la blockchain offre numerosi vantaggi come la trasparenza e l’efficacia decisionale, ma presenta anche sfide come la regolamentazione dei token
Dopo la finanza decentralizzata, le cosiddette Dao ( organizzazioni autonome decentralizzate) si estendono anche alla ricerca scientifica come modelli alternativi di finanziamento e condivisione della conoscenza.
« Oggi, la ricerca di base per scoprire e sviluppare nuovi farmaci viene condotta nelle università e nei centri di ricerca, stabilendo un quadro generale per la selezione dei bersagli farmacologici e lo sviluppo di farmaci, con spin- off e startup responsabili della maggior parte dell’innovazione biomedica. Tuttavia, i costi elevati, i cicli di sviluppo che durano anni, gli alti tassi di fallimento e l’incertezza dei prezzi in questo settore fanno sì che i sistemi di finanziamento tradizionali sotto forma di capitale di rischio e sovvenzioni siano lenti e macchinosi e non possano soddisfare le esigenze delle iniziative di ricerca » premette Laura Grassi, docente di Investment Banking al Politecnico di Milano, tra i firmatari di uno studio pubblicato su Nature Biotechnology sulle potenzialità di questo innovativo strumento di finanziamento nell’ambito delle scienza della vita - Le crescenti inefficienze nei processi di sviluppo e l’attuale sistema di proprietà intellettuale ( PI) scoraggiano le aziende e gli innovatori, di conseguenza, vengono sviluppati meno composti, con molti requisiti medici ancora non soddisfatti che richiedono soluzioni creative e originali » .
È qui entra in gioco la scienza decentralizzata ( DeSci), che utilizza la tecnologia blockchain e i contratti intelligenti per promuovere un processo decisionale trasparente e decentralizzato con cui si possono eseguire azioni complesse senza la necessità di intermediari, così da restituire la proprietà della ricerca scientifica nelle mani del pubblico, i beneficiari finali di queste tecnologie.
« I progetti DeSci rappresentano una piattaforma per i ricercatori per ottenere finanziamenti, documentare le loro ricerche e condividere l’accesso alla proprietà intellettuale senza censura o controllo da parte delle organizzazioni » precisa Grassi -. Impiegano token sia per scopi di raccolta fondi, accumulando un capitale che viene utilizzato direttamente per il finanziamento della ricerca, sia come meccanismo di voto, per determinare quali progetti finanziare. Al centro di questa comunità ci sono ricercatori, medici, imprenditori, pazienti e il pubblico interessati al progresso in un campo scientifico.
Se il progetto andrà a buon fine si arriverà a un Ip- Nft ( token non fungibile della proprietà intellettuale), qualcosa di simile a un brevetto, di proprietà della Dao e regolato da tutti i titolari di token. Tra gli esempi possiamo citare VitaDao, che finanzia la ricerca sulla longevità e ha chiuso un round di finanziamento da 4 milioni di dollari all’inizio del 2023, guidato con 300mila dollari da un investimento di Pfizer Ventures ; AthenaDao, che promuovere la ricerca sulla salute delle donne, storicamente sottofinanziati; HairDao per la caduta dei capelli; e LabDao per la ricerca computazionale nelle scienze della vita.
Ma rispetto ai meccanismi di finanziamento tradizionali come il Vc quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle Dao?
« In sintesi possiamo riassumere in 6 punti sia i vantaggi sia gli svantaggi: oltre alla governance decentralizzata e trasparente, a una maggiore partecipazione attraverso la tokenizzazione, che si concentra tra l’altro su obiettivi comunitari piuttosto che su profitti individuali, l’automazione delle decisioni e della go
‘ VitaDao, che finanzia la ricerca sulla longevità, ha chiuso un round di finanziamento da 4 milioni di dollari
vernance attraverso contratti intelligenti riduce i costi amministrativi e il potenziale di errori umani. Inoltre, l’innovazione aperta incoraggia la collaborazione e potenzialmente accelera l’innovazione. Infine le Dao facilitano approcci innovativi alla proprietà intellettuale e alla gestione dei dati, abbassando i costi e aumentando la liquidità degli asset » .
Tra gli svantaggi Grassi elenca: l’incertezza regolatoria e i rischi di sicurezza: le vulnerabilità nei contratti intelligenti e nell’infrastruttura generale possono presentare rischi di frodi e guasti al sistema. E ancora: sfide nella coordinazione: la necessità di consenso nel processo decisionale può rallentare le operazioni, specialmente in situazioni di crisi. Inoltre, nonostante la natura decentralizzata, esiste il rischio di creare plutocrazie dove pochi membri ricchi dominano il processo decisionale. Anche le complessità tecnologiche e operative potrebbero limitare la partecipazione, mentre la blockchain benché fornisca trasparenza, può anche complicare la conservazione della privacy e portare a divulgazioni non intenzionali. Probabilmente l’equilibrio di questi fattori determinerà l’estensione con cui le Dao possono sostituire o integrare i framework di finanziamento della R& D esistenti.