Il Sole 24 Ore

Natalità, studenti contestano la ministra Meloni: gridano libertà, poi censurano

Interrompe la scaletta con lo slogan: « Decido io »

- Michela Finizio

Contestazi­oni, clima teso e cambio di scaletta nella prima giornata degli Stati Generali della Natalità, che oggi proseguira­nno all’auditorium della Conciliazi­one di Roma alla presenza del Santo Padre.

Ieri mattina l’evento, a pochi minuti dal suo avvio, è stato interrotto da alcuni studenti dell’università La Sapienza di Roma che hanno impedito con fischi e urla il regolare proseguime­nto dei lavori, non appena la ministra per la Famiglia, Eugenia

Roccella, ha preso la parola. La ministra ha fatto sapere di essersi allontanat­a dopo esser stata interrotta dalle proteste dei giovani presenti in sala con lo slogan « Sul mio corpo decido io » per consentire alle persone che erano sul palco di poter proseguire « senza subire la stessa sorte di censura » , ha dichiarato poche ore dopo.

La contestazi­one è proseguita. Ad una delle manifestan­ti è stata data la possibilit­à di parlare al microfono, ma l’interruzio­ne si è resa presto necessaria. Alla ripresa dei lavori Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la natalità che organizza l’evento, si è detto dispiaciut­o per l’accaduto: « È sempre brutto quando si impedisce a qualcuno di parlare, anche perché abbiamo dato loro l’opportunit­à di esprimersi. La natalità deve essere un tema che unisce e non che divide » .

Le reazioni sono arrivate a stretto giro e nel frattempo il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara avrebbero annullato la loro partecipaz­ione per oggi.

Piena e incondizio­nata solidariet­à è stataespre­ssa dallapremi­erGiorgiaM­eloni: « Lo spettacolo andato in scena questa mattina è ignobile. I contestato­ri responsabi­li si riempiono la bocca delle parolelibe­rtà, rispettoea­utodetermi­nazione delle donne, ma poi amano la censura e impediscon­o a una donna di parlare » . Al coro in solidariet­à della ministra si sono unite, subito dopo, le dichiarazi­oni di numerosi esponenti politici.

La mattinata era stata aperta con una proposta presentata dal presidente Gigi De Palo, proprio con l’intento di superare le divisioni sull’argomento. « Creare un’agenzia per la Natalità come in Giappone, dotata di strumenti e fondi. Un’agenzia neutra - ha spiegato - che metta al centro politiche familiari impattanti condivise da tutte le forze politiche » .

La Fondazione presenta una proposta: « Un’agenzia neutra che superi le divisioni »

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