Natalità, studenti contestano la ministra Meloni: gridano libertà, poi censurano
Interrompe la scaletta con lo slogan: « Decido io »
Contestazioni, clima teso e cambio di scaletta nella prima giornata degli Stati Generali della Natalità, che oggi proseguiranno all’auditorium della Conciliazione di Roma alla presenza del Santo Padre.
Ieri mattina l’evento, a pochi minuti dal suo avvio, è stato interrotto da alcuni studenti dell’università La Sapienza di Roma che hanno impedito con fischi e urla il regolare proseguimento dei lavori, non appena la ministra per la Famiglia, Eugenia
Roccella, ha preso la parola. La ministra ha fatto sapere di essersi allontanata dopo esser stata interrotta dalle proteste dei giovani presenti in sala con lo slogan « Sul mio corpo decido io » per consentire alle persone che erano sul palco di poter proseguire « senza subire la stessa sorte di censura » , ha dichiarato poche ore dopo.
La contestazione è proseguita. Ad una delle manifestanti è stata data la possibilità di parlare al microfono, ma l’interruzione si è resa presto necessaria. Alla ripresa dei lavori Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la natalità che organizza l’evento, si è detto dispiaciuto per l’accaduto: « È sempre brutto quando si impedisce a qualcuno di parlare, anche perché abbiamo dato loro l’opportunità di esprimersi. La natalità deve essere un tema che unisce e non che divide » .
Le reazioni sono arrivate a stretto giro e nel frattempo il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara avrebbero annullato la loro partecipazione per oggi.
Piena e incondizionata solidarietà è stataespressa dallapremierGiorgiaMeloni: « Lo spettacolo andato in scena questa mattina è ignobile. I contestatori responsabili si riempiono la bocca delle parolelibertà, rispettoeautodeterminazione delle donne, ma poi amano la censura e impediscono a una donna di parlare » . Al coro in solidarietà della ministra si sono unite, subito dopo, le dichiarazioni di numerosi esponenti politici.
La mattinata era stata aperta con una proposta presentata dal presidente Gigi De Palo, proprio con l’intento di superare le divisioni sull’argomento. « Creare un’agenzia per la Natalità come in Giappone, dotata di strumenti e fondi. Un’agenzia neutra - ha spiegato - che metta al centro politiche familiari impattanti condivise da tutte le forze politiche » .
La Fondazione presenta una proposta: « Un’agenzia neutra che superi le divisioni »