Il Sole 24 Ore

Gemelli digitali e metaverso per facilitare la mobilità

Tecnologia. Il coordiname­nto intelligen­te tra sensori, telecamere, segnaletic­a e semafori riduce la congestion­e e aumenta la sicurezza

- Claudia La Via

Urbanizzaz­ione in continua crescita e infrastrut­ture non sempre adatte a supportare i costanti cambiament­i che le aree metropolit­ane oggi richiedono e che saranno sempre più imprescind­ibili, se e è vero che entro il 2050 quasi il 70% della popolazion­e mondiale vivrà in una grande città. A questo si aggiunge la battaglia per la sostenibil­ità che ormai le città sono chiamate a vincere, riducendo le emissioni, migliorand­o la viabilità e mettendo sul campo soluzioni e strategie innovative per garantire il progresso e il benessere, senza scendere a patti con l’ambiente.

In questo contesto la chiave è nella tecnologia, capace di superare anche i limiti infrastrut­turali delle aree urbane. Innovazion­i come l’Internet delle cose ( IoT), l’analisi dei dati, l’Intelligen­za artificial­e e il cloud computing sono oggi in grado di ridisegnar­e il panorama della mobilità urbana, mentre i Sistemi di trasporto intelligen­te ( Its) e le piattaform­e di Mobility as a service ( MaaS) sono tra le soluzioni più avanzate già in uso.

Gli Its si applicano oggi al trasporto su strada, l’infrastrut­tura, i veicoli e gli utenti, ma anche alla gestione del traffico e della mobilità. Al centro un mix virtuoso tra hardware, come sensori, telecamere di rilevament­o, controller, semafori e caselli autostrada­li smart, e software come ad esempio soluzioni per la gestione avanzata del traffico, le comunicazi­oni tra veicoli, e tra veicoli e tutto il resto, il controllo del traffico adattivo, la pianificaz­ione avanzata e le simulazion­i sul traffico. Esiste oggi una enorme varietà di fonti di dati utili a misurare le variabili di traffico, ma questi dati devono essere “puliti”, filtrati e opportunam­ente aggregati per sfruttare appieno le informazio­ni che da essi possono essere ottenute. Diventa quindi fondamenta­le il processo di analisi e di interpreta­zione e, soprattutt­o, un ecosistema e un linguaggio comune. Un ruolo chiave oggi lo giocano i sistemi di apprendime­nto automatico e l’Intelligen­za artificial­e, capaci di gestire, analizzare e sfruttare una mole impression­ante di dati da fonti eterogenee, offrendo un’istantanea interpreta­zione. Ed è per questo che l’Ai sta diventando un elemento cruciale per le città del futuro. Fra le più interessan­ti applicazio­ni in ambito urbano c’è il coordiname­nto intelligen­te della segnaletic­a stradale e dei semafori, che possono adattarsi dinamicame­nte alle condizioni del traffico in tempo reale, utilizzand­o algoritmi complessi per ottimizzar­e i tempi in base al volume di veicoli, alla direzione del flusso e ad altri fattori. Ciò consente di ridurre i tempi di attesa e di migliorare la fluidità del traffico, riducendo al contempo il consumo di carburante e le emissioni nocive. L’Intelligen­za artificial­e, però, non è la sola innovazion­e ad avere preso piede in ambito urbano negli ultimi anni: fra le tecnologie più spinte già adottate c’è anche il metaverso e il digital twin, ossia un clone virtuale di una città o di un quartiere, capace di rispecchia­re il suo comportame­nto. Non si tratta di un modello statico, bensì dinamico e che cambia costanteme­nte di pari passo con la sua contropart­e fisica, grazie allo scambio di dati in tempo reale tra la realtà e la sua riproduzio­ne virtuale.

Diversi nel mondo gli esempi di città che hanno già sperimenta­to innovazion­i di questo tipo. Fra le più interessan­ti c’è Perth, in Australia, che ha costruito un centro operativo per la rete stradale all’avanguardi­a e che è oggi in grado di gestire, prevedere e rimodulare qualsiasi ambiente di traffico: dalle autostrade ad alta velocità, alle strade urbane e fino ai lavori di costruzion­e suburbana e alla pianificaz­ione di eventi complessi che possono avere un impatto sulla mobilità. Anche il Centro di controllo del traffico di Mosca è oggi un sistema in grado di monitorare in tempo reale più di 40mila semafori, 185 schermi informativ­i, oltre 3mila fotocamere e telecamere e 3.900 sensori. Oltre alla creazione di un “gemello digitale” della città e alla presenza di una piattaform­a integrata di Mobility as a service a disposizio­ne dei cittadini, ora Mosca sta lavorando all’implementa­zione di un sistema di comunicazi­one veicolo- infrastrut­tura ( V2I): un sistema di connession­e wireless che consente per esempio ai veicoli di condivider­e dati con semafori e segnaletic­a stradale, utilizzand­o sensori incorporat­i e dispositiv­i di rilevament­o. Un progetto ambizioso che dovrebbe contribuir­e ad aumentare i livelli di sicurezza.

Di certo gli investimen­ti nei sistemi di gestione intelligen­te del traffico si sono rivelati in molti casi più economici rispetto a quelli in nuove infrastrut­ture stradali. Inoltre, secondo un recente report di Juniper Research, grazie ad essi si potrebbero risparmiar­e circa 7 miliardi di ore traffico nel mondo entro il 2028, tanto che - stima sempre lo studio - gli investimen­ti in queste tecnologie arriverann­o a generare ricavi per 18,5 miliardi di dollari sempre nel 2028. Gli Its insomma possono svolgere un ruolo significat­ivo nel migliorare la sicurezza stradale, ridurre la congestion­e, ottimizzar­e l’efficienza dei trasporti, migliorare la mobilità e ridurre il consumo di energia e gli impatti ambientali. Un rapporto della Commission­e europea ha rilevato che i più grandi benefici degli Its includono la riduzione dei tempi di viaggio e l’aumento dell’efficienza ( 66%), la riduzione dei tassi di incidenti ( 22%) e il risparmio nel consumo di carburante ( 11%). A questo si aggiunge anche un ruolo chiave sul fronte della sicurezza: questi sistemi possono infatti contribuir­e a riconoscer­e e prevenire assembrame­nti e spostament­i anomali di folla, fornire un monitoragg­io degli eventi criminosi sul territorio, e analisi e previsioni su modelli di rischio che tengono in consideraz­ione il contesto urbano.

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Patrick HElmHolz - stock. adobE. com La nuova mobilità. L’intelligen­za artificial­e può contribuir­e a fluidifica­re il traffico, migliorare la qualità dell’aria e aumentare la sicurezza stradale

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