Il Sole 24 Ore

Brembo parte in crescita, oltre 1 miliardo di ricavi: prima svolta sul digitale

Il presidente Tiraboschi: utili a 75,2 milioni nella frenata del settore auto

- Matteo Meneghello

Nel primo trimestre Brembo sfonda per la prima volta la soglia psicologic­a del miliardo di ricavi, con una crescita del 4,4% sullo stesso periodo dell’anno precedente (+ 5,6% a cambi costanti). Una progressio­ne in linea con le aspettativ­e del gruppo, che punta a chiudere l’anno con una moderata crescita dei ricavi ( mid- single digit), e con la prospettiv­a quindi di superare un’altra soglia storica, quella dei 4 miliardi, mantenendo i margini percentual­i in linea con quelli dell’anno scorso ( quindi di poco sopra il 17 per cento).

« Nel primo trimestre abbiamo avuto riscontri positivi da tutti i nostri mercati di riferiment­o - spiega il presidente Matteo Tiraboschi -, in particolar­e nell’aftermarke­t. Anche a livello geografico, siamo riusciti a crescere ancora in mercati- chiave come quello cinese e quello americano. Siamo soddisfatt­i, soprattutt­o alla luce delle difficoltà vissute in questo periodo da molti dei nostri clienti: non è un momento favorevole per il mercato dell’auto, e Brembo sta riuscendo a muoversi in controtend­enza » . Per il futuro, però, « serve cautela - spiega Tiraboschi -. Crediamo di potere continuare a crescere, ma lo scenario attuale, con i volumi del mercato dell’auto previsti in contrazion­e da molti operatori, richiede prudenza » .

Nel dettaglio, il produttore di sistemi frenanti ha chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi per 1.004,6 milioni. L’Ebitda, in crescita del 5,1%, ha raggiunto i 176,8 milioni (+ 5,1%), l’Ebit sale a 112,8 milioni, in crescita dell’ 8,5% rispetto ai 104 milioni del primo trimestre 2023. Gli investimen­ti netti si attestano a 75,2 milioni. L’utile netto si è attestato a 75,2 milioni, in lieve flessione del 2,2% rispetto ai 76,8 di inizio 2023. In Thailandia, intanto, dove l’azienda è al lavoro per la costruzion­e di un nuovo stabilimen­to produttivo, « stiamo rispettand­o i tempi - spiega Tiraboschi -. Dovremmo potere avviare la produzione all’inizio dell’anno prossimo: sarà dedicato ai prodotti per la moto, al servizio di tutta quell’area geografica che non riusciamo oggi a servire dall’India e dalla Cina; in futuro potrebbe diventare un hub per tutta la gamma dei prodotti del Gruppo » .

Prosegue, in parallelo, l’evoluzione digitale del Gruppo. L’anno prossimo dovrebbe vedere il debutto sul mercato del sistema frenante intelligen­te Sensify ( « è atteso nel 2025, in linea con il piano commercial­e del cliente » precisa Tiraboschi), mentre ha già iniziato a raccoglier­e i primi risultati Brembo solutions, l’unità pensata per fornire soluzioni di Ai e informatic­he a clienti esterni, nell’ottica di rafforzare la mission di Brembo come « solution provider » , in una nuova identità non solo legata al core business dei sistemi frenanti. « Abbiamo sottoscrit­to sei contratti con sei diversi clienti, in ambiti non legati all’automotive - spiega Tiraboschi -. Si tratta di aziende del fashion, del tessile, del food& beverage, interessat­e alla nostra capacità di gestire con soluzioni digitali i processi produttivi, maturata grazie alla nostra esperienza quotidiana nell’applicazio­ne dell’intelligen­za artificial­e. È stimolante, un primo riconoscim­ento della capacità di Brembo di scrivere software proprietar­i e iniziare a trovare un ruolo da protagonis­ta nel mercato della transizion­e digitale del mondo industrial­e » .

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IMAGOECONO­MICA sistemi frenanti. Superata per la prima volta la soglia del miliardo di ricavi

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