Vianini, Opa e delisting da Piazza Affari: Caltagirone sopra il 90%
L’imprenditore Caltagirone compra lo 0,17% e fa scattare l’offerta obbligatoria
Arriva un’altra Opa finalizzata al delisting a Piazza Affari. Dopo UnipolSai, Tod’s, Saras, Saes, Ivs Group e Openjobmetis, solo per citare le ultime, anche Vianini ( già Vianini Industria) abbandonerà la Borsa. Questo per effetto dell’Opa obbligatoria che lancerà l’azionista Capitolium. La cassaforte, società indirettamente controllata dall’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, ieri, con l’acquisto sul mercato di una partecipazione pari allo 0,17% del capitale, ha infatti superato il tetto del 90% di partecipazione. Soglia che fa scattare l’obbligo di acquisto sulle azioni ancora in circolazione. Complice anche il fatto che, come comunicato da Vianini in una nota su richiesta del socio di maggioranza, Capitolium non ha alcuna intenzione di ripristinare il flottante.
Vianini, da società dei lavori pubblici, negli ultimi anni ha rivisto la propria missione focalizzando la strategia principalmente sul settore immobiliare.
Con il tempo, però, il portafoglio è andato via via assottigliandosi. Non solo, nel 2023 i ricavi hanno superato di poco i 10 milioni di euro ( a fronte di una perdita di 2,37 milione dall’utile di 3,41 milioni del 2022) e la struttura operativa ha ormai raggiunto un assetto molto leggero. La dimensione complessiva del gruppo appare dunque poco compatibile con la permanenza a Piazza Affari e soprattutto con tutti i vincoli e gli adempimenti che l’essere quotati in Borsa richiede. Senza contare gli scambi sottili che hanno sempre caratterizzato il titolo almeno negli ultimi cinque anni. La scelta di lasciare il listino, sulla carta, è quindi coerente con le prospettive dell’azienda. Tuttavia, la decisione assume un profilo differente se contestualizzata nella recente ondata di addii a Piazza Affari.
Per quanto riguarda i prossimi passaggi formali l’adempimento dell’obbligo di acquisto comporterà appunto la revoca della quotazione. Capitolium, inoltre, è intenzionata a esercitare il diritto di acquisto ( squeeze- out) nel caso in cui arrivi a superare il 95% del capitale di Vianini. Gli acquisti di azioni realizzati negli ultimi due giorni, sempre secondo quanto scritto nel comunicato, hanno riguardato 189mila azioni e il prezzo più alto pagato, tra i vari acquisti, è stato di 0,86 euro per azione. Il prezzo è quello più elevato pagato da Capitolium e dalle persone che agiscono di concerto con la stessa per l’acquisto di azioni ordinarie dell’Emittente negli ultimi 12 mesi e rappresenta il prezzo di riferimento per l’opa obbligatoria sulle azioni residue in circolazione. Capitolium predisporrà un documento informativo sull’opa obbligatoria che sarà pubblicato previa autorizzazione della Consob.