9 7 0257 81 25 1
L’Ordine dei Templari (Pauperes commilitones Christi templique Salomonis) fu fondato nel 1118 da Ugo de Payns per proteggere i pellegrini in Terrasanta, da poco tornata cristiana. Secondo la tradizione, i cavalieri originari erano nove e ottenero da Baldovino di Gerusalemme il permesso di occupare alcune stanze del palazzo reale. Gli inizi furono piuttosto modesti, ma dieci anni dopo Ugo tornò in Francia per cercare nuovi adepti: in quell’occasione, nel 1129, Bernardo di Chiaravalle scrisse la Regola dell’ordine e i cavalieri ottennero il riconoscimento papale. Nella doppia veste di monaci e guerrieri, i Templari rappresentavano una novità per il mondo medievale, in cui tali ruoli erano sempre stati divisi.
Durante le Crociate, i cavalieri del Tempio si distinsero per valore militare, ma andarono incontro anche a diversi rovesci in battaglia. Dopo la caduta, nel 1291, di San Giovanni d’acri, ultimo avamposto cristiano d’oltremare, il loro destino pareva segnato, essendosi esaurito il compito di difesa dei pellegrini. Tuttavia, i Templari avevano creato negli anni un’organizzazione ramiicata, possedevano terre e denaro e fungevano da tramite per garantire il trasferimento di valuta attraverso i territori cristiani senza che i viaggiatori dovessero portare isicamente il denaro con sé.
A solleticare la cupidigia di Filippo il Bello fu la loro ricchezza: con abile manovra poliziesca, il re francese fece arrestare tutti i Templari in un solo giorno, il 13 ottobre 1307, con le accuse di blasfemia, idolatria e sodomia, che comportavano la scomunica e la condanna capitale. Processati dagli inquisitori, molti cavalieri confessarono (ma tanti ritrattarono). Papa Clemente V sospese l’ordine nel 1312 e ne trasferì i beni disponibili agli Ospitalieri (futuri Cavalieri di Malta), ma molte ricchezze caddero nelle mani del re. L’ultimo maestro dei Templari, Jacques de Molay, fu arso vivo su un’isoletta della Senna (sotto), assieme a Gofredo de Charney, il 18 marzo 1314.