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ll’alba del 24 novembre 885, i parigini alzarono lo sguardo lungo il corso della Senna e rimasero sgomenti. Le acque del fiume erano coperte da un tappeto di poderose navi vichinghe intente a risalirlo, seguite da una moltitudine di altri barconi. Sull’île de la Cité, dove sorgeva la futura capitale francese, erede della Lutezia gallo-romana, si diffuse il panico: i terribili razziatori del Nord tornavano a minacciare la città, come già avevano fatto in precedenza, ma mai mettendo in acqua una simile forza distruttrice.
Stirpe guerriera
Antica stirpe germanica insediata fiordi scandinavi e organizzata in élite guerriere, i Vichinghi (dal germanico vik, che significa “baia”), chiamati anche Normanni (“uomini del Nord”), erano da sempre avvezzi a mescolare commercio e pirateria, secondo una formula ben conosciuta anche nel Mediterraneo. A partire dal IX secolo, i clan vichinghi presero a intensificare le loro attività predatorie: si muovevano in piccoli gruppi, imbarcati su veloci vascelli dalla riconoscibile linea
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nei arcuata (snekkia) e dalla prua a forma di drago, immagine capace di tenere a bada gli spiriti del mare e, nel contempo, terrorizzare le popolazioni aggredite. Li muovevano la fame di nuove terre e il sogno di favolosi bottini, ma anche la pressione esercitata dal neonato Regno di Danimarca sulla nobiltà di secondo livello, resa orfana del potere locale fino ad allora esercitato e costretta a cercare nuovi orizzonti di conquista. Concorse al loro andar per mare anche l’affinamento delle tecniche di navigazione. Questi popoli non erano nati marinai: erano stati indotti a cercare fortuna sulle acque quando, a partire dal V secolo, i Germani stanziati nelle province romane avevano dato vita alle prime strutture statali di una certa stabilità, impedendo agli abitanti del Nord di penetrare via terra nei loro domini. Rimasti isolati, i Vichinghi avevano adeguato la loro indole bellicosa alle nuove abilità marinare, trasformandosi in una straordinaria macchina da saccheggio.
Gli annali dei Franchi datano la loro prima irruzione continentale all’anno 810. I Vichinghi erano sbarcati in Frisia, la parte settentrionale dei Paesi Bassi, con una flotta composta da più di duecento navi, dando vita a una scaramuccia più che a una vera incur