LA RIVOLUZIONE DEGLI ORECCHINI
Amati tanto dalle soisticate bizantine quanto dalle energiche donne “barbare”, gli orecchini si difondono nonostante la condanna degli scrittori cristiani, che li considerano un vezzo peccaminoso. Nel Rinascimento saranno irrinunciabili
Sfoggiati fin dall’antichità (le più ricche donne celtiche, romane, greche ed etrusche li ritenevano un complemento indispensabile per esaltare la loro bellezza), gli orecchini continuano a ingentilire l’ovale del volto femminile anche nei secoli successivi. Ma non sempre hanno vita facile.
Se ancora in età tardoantica e durante il primissimo Medioevo questi ornamenti compaiono spesso nelle tombe delle signore facoltose, con il passare del tempo e fino alle porte del Rinascimento vi si trovano molto più di rado, fin quasi a scomparire del tutto, tanto da risultare assenti nei ritratti di gentildonne del tardo Medioevo. La ragione è semplice: nei secoli centrali dell’età di Mezzo, complice il continuo richiamo dei predicatori alla morigeratezza dei costumi, su cui vigilavano apposite leggi, i gioielli in genere e gli orecchini in particolare vennero indossati molto meno di frequente. La loro rivincita si ebbe dal Quattrocento in poi, quando le dame rinascimentali facevano a gara nello sfoggiare parure di gioielli sempre più preziosi e raffinati. Di conseguenza, anche gli orecchini divennero un accessorio emblematico del variare
del gusto e della moda.
Trionfi barbarici
Grandi appassionati di gioielli e ornamenti come status symbol e ostentazione di potere e ricchezza, i “barbari” esaltarono la loro creatività ed eccellenza nell’oreficeria producendo orecchini di grande gusto e raffinatezza. Il modello era fornito, per ragioni sia estetiche che di prestigio, dai preziosi diademi in voga a Costantinopoli e nel resto dell’impero Bizantino, ma in molti esemplari si ritrova anche il retaggio di simboli e intrecci tipici del mondo germanico. Le forme del monile variavano dal cerchio all’anello allungato, con o senza pendenti, a gancio o a cestello. Tra il IV e il VII secolo, gli orecchini venivano indossati comunemente, a dispetto degli strali lanciati dagli scrittori cristiani, che invitavano le fanciulle ad abbandonare i gioielli vistosi, evitando anche di forarsi i lobi. Del