“POTRANNO TAGLIARE TUTTI I FIORI MA NON FERMERANNO MAI LA PRIMAVERA.”
la stagione del risveglio della natura: un’esplosione di colori e profumi dei fiori appena sbocciati e delle piante che germogliano; anche in città possiamo avere la fortuna di essere risvegliati al mattino dal canto degli uccelli, di assaporare il tepore di un raggio di sole, di farci attraversare da un brivido di piacere e benessere al pensiero di una gita nel verde in programma con gli amici, i familiari, i nostri cani. Ma la primavera è anche il periodo in cui nascono i puledri, come raccontiamo nella nostra rubrica “Accavalliamoci”. Spazio poi al pesce scorpione, specie diffusa nel Mar Rosso e nell’oceano Pacifico, ma che negli anni Novanta è stata accidentalmente introdotta nell’oceano Atlantico e che ora sta arrivando anche nel Mediterraneo. E a proposito di pesci, vi raccontiamo una giornata insieme ai Carabinieri forestali sul Delta del Po per contrastare il bracconaggio ittico, un fenomeno criminale forse poco conosciuto ma in espansione. Le razze di questo mese sono il Boxer per i cani e il superbo Certosino per i gatti, tanto bello e morbido ma dall’indole un po’ solitaria. Mentre per gli animali in pericolo di estinzione, il nostro focus di aprile è sull’asino selvatico africano, che ormai è presente soltanto in poche aree dell’africa nordorientale ed è fortemente minacciato di estinzione. Patrimonio da proteggere, dunque, così come le cascate più estese del mondo - nel Parco Nazionale di Iguazù, al confine tra Argentina e Brasile - dove vi portiamo in questo numero. E alla protezione dell’ambiente si dedica da 50 anni Greenpeace: il primo nucleo di attivisti si imbarcò su un peschereccio per bloccare i test nucleari degli Stati Uniti al largo delle coste dell’alaska, ma nel corso del tempo il marchio Greenpeace è diventato celebre in tutto il mondo per l’encomiabile lavoro svolto a difesa della natura, degli ecosistemi, delle foreste, del clima.
Un lavoro ancora tutto in salita.
Vi raccontiamo una giornata insieme ai Carabinieri forestali
sul Delta del Po per contrastare il bracconaggio ittico