PIGLIATUTTO
Una cabina di regia, una struttura di missione e una centrale di progettazione. Sull’accelerazione degli investimenti pubblici e privati Palazzo Chigi ha deciso di giocare un ruolo centrale, avocando a sé la gestione di tre strumenti tutti nuovi, politicamente rilevanti. Potrebbe sembrare una riedizione dell’accentramento dei poteri del governo Renzi, quando a Palazzo Chigi furono creati un gabinetto economico e alcune strutture di missione che sottraevano potere ai ministeri col portafoglio.
In questo caso il premier Giuseppe Conte si è mosso con l’appoggio del M5S, in qualche modo mettendo sotto tutela il ministero delle Infrastrutture, costantemente attaccato per la gestione del tema delle grandi opere, e sotto il vigile sguardo del sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti, forte della delega al Cipe (Comitato interministeriale di programmazione economica) senza il quale nulla si muove.
Il consigliere
Si racconta che ultimamente a ispirare Conte, allo scopo di rafforzarne l’effettivo peso specifico in seno all’esecutivo, sia sempre di più Piero Cipollone, tuttora vicecapo del dipartimento Circolazione monetaria e bilancio di Banca d’italia e già presidente dell’invalsi, che lo consiglierebbe a titolo personale. Finora, come è visibile nel sito del governo, aggiornato al 6 novembre, non vi è alcuna attribuzione ufficiale di incarico. Ma lo stesso
Regia, missione e progettazione. Sono le tre cabine che la presidenza del Consiglio sta avviando per rafforzarsi e accelerare sugli investimenti. È un modo per tenere sotto controllo l’ingombrante ministro dei Trasporti, ma anche uno sgambetto a Tria. E comunque l’effetto è sul lungo periodo...