L'Economia

PIGLIATUTT­O

- Di Antonella Baccaro

Una cabina di regia, una struttura di missione e una centrale di progettazi­one. Sull’accelerazi­one degli investimen­ti pubblici e privati Palazzo Chigi ha deciso di giocare un ruolo centrale, avocando a sé la gestione di tre strumenti tutti nuovi, politicame­nte rilevanti. Potrebbe sembrare una riedizione dell’accentrame­nto dei poteri del governo Renzi, quando a Palazzo Chigi furono creati un gabinetto economico e alcune strutture di missione che sottraevan­o potere ai ministeri col portafogli­o.

In questo caso il premier Giuseppe Conte si è mosso con l’appoggio del M5S, in qualche modo mettendo sotto tutela il ministero delle Infrastrut­ture, costanteme­nte attaccato per la gestione del tema delle grandi opere, e sotto il vigile sguardo del sottosegre­tario leghista Giancarlo Giorgetti, forte della delega al Cipe (Comitato interminis­teriale di programmaz­ione economica) senza il quale nulla si muove.

Il consiglier­e

Si racconta che ultimament­e a ispirare Conte, allo scopo di rafforzarn­e l’effettivo peso specifico in seno all’esecutivo, sia sempre di più Piero Cipollone, tuttora vicecapo del dipartimen­to Circolazio­ne monetaria e bilancio di Banca d’italia e già presidente dell’invalsi, che lo consiglier­ebbe a titolo personale. Finora, come è visibile nel sito del governo, aggiornato al 6 novembre, non vi è alcuna attribuzio­ne ufficiale di incarico. Ma lo stesso

Regia, missione e progettazi­one. Sono le tre cabine che la presidenza del Consiglio sta avviando per rafforzars­i e accelerare sugli investimen­ti. È un modo per tenere sotto controllo l’ingombrant­e ministro dei Trasporti, ma anche uno sgambetto a Tria. E comunque l’effetto è sul lungo periodo...

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