«Siamo l’autostrada del denaro digitale»
Martina Hund-mejean (Mastercard): Apple e Samsung Pay sono facili da usare. Ma le transazioni passano da noi E i pagamenti virtuali possono far la guerra alla corruzione
frodi online, fa parte di questo progetto. L’obiettivo è disporre di un sistema che consenta di stabilire, per esempio, se un telefono in uso per un pagamento appartenga effettivamente a chi lo sta utilizzando. L’altro fronte su cui siamo fortemente impegnati è lo sviluppo e l’utilizzo del blockchain».
Quali effetti genera la concorrenza? «Ci sono grandi player internazionali come Mastercard o Visa e poi una moltitudine di operatori locali. La differenza è che i primi rispetto ai secondi investono molto di più in sicurezza e, soprattutto, sono strutturati per generare un significativo valore aggiunto per i loro clienti. Poi ci sono i giganti digitali come, per esempio, Google, Microsoft, Apple, Facebook, oltre che le grandi compagnie di telecomunicazioni che da tempo sono impegnati a sviluppare sistemi e piattaforme di pagamento. Il punto, però, è che ricostruire e replicare un network con dimensioni e capacità analoghe a quello di un operatore come Mastercard è veramente complicato. Tanto che molti dei soggetti che ho indicato stanno gradualmente ricorrendo ai nostri servizi. I modelli Apple Pay, piuttosto che Samsung Pay sono belli e facili da utilizzare ma le transazioni passano da noi».
La nuova frontiera sono i pagamenti contact less?
«È un lavoro che stiamo portando avanti da tempo. Il concetto di smart city può essere condiviso e declinato anche grazie a un operatore come Mastercard che collabora con le amministrazioni di Londra, Milano e Chicago per ottimizzare i servizi di pagamento nel settore del trasporto