L'Economia

L’acconto è tornato E si conferma «super»

- Di Stefano Poggi* ed Eleonora Borzani*

Alla cassa entro il 30 novembre. Resta al 100% l’aliquota per l’irpef. Anticipo anche per la cedolare secca, i contributi Inps, l’irap e l’ires (società di capitali)

Il Fisco bussa alla porta. E, come tutti gli anni, a novembre chiede l’anticipo delle imposte dovute per l’anno, il 2018, che non è ancora concluso. L’acconto è sempre formato extralarge (per l’irpef arriva al 100%). Entro venerdì 30 novembre, quindi, milioni di contribuen­ti dovranno passare alla cassa per il versamento della seconda o unica rata degli anticipi dovuti per il 2018. Il termine riguarda Irpef, cedolare secca sugli affitti, Ivie-ivafe, nonché Irap e contributi previdenzi­ali dei titolari di partita Iva. L’anticipo di novembre è pesante e non si può rateizzare. L’unica consolazio­ne è che almeno le regole di calcolo sono rimaste invariate rispetto all’anno scorso.

Le regole

Confermata la super aliquota del 100% dell’irpef dovuta per l’anno precedente, ossia quella indicata al rigo «Differenza» (RN34) del modello Redditi PF 2018 (Persone Fisiche). Chi ha già pagato il primo acconto del 40% a giugno/luglio, deve ora versare la seconda rata, pari al restante 60%. I possessori di beni all’estero devono pagare l’ivie (immobili) e l’ivafe (attività finanziari­e) sempre nella misura del 100%. Nessun anticipo è dovuto per l’addizional­e regionale. Per quella comunale l’acconto è del 30%, ma dovrebbe essere già stato pagato a giugno/luglio.

Chi ha presentato il 730 non deve versare nulla, ci pensa il sostituto d’imposta. Per i dipendenti che in primavera avevano utilizzato il 730, ma hanno cambiato lavoro nel corso del 2018, l’acconto Irpef va versato personalme­nte, se non hanno richiesto al nuovo datore di lavoro di trattenerl­o. Rimane invece fissato nella misura del 95% l’acconto della cedolare secca sugli affitti. Confermato anche per i soggetti Ires un «anticipo» pari al 100% dell’imposta dell’anno precedente (Ires e Irap); per le società di persone l’acconto del 100% riguarda solo l’irap.

Il meccanismo

L’acconto è dovuto se al rigo RN34 (differenza) dell’ultimo modello Redditi PF 2018 compare un importo pari o superiore a 52 euro. In pratica:

1) se l’importo del rigo RN34 va da 52 a 257 euro, l’acconto si versa in unica soluzione a novembre. Quindi basta calcolare il 100% del rigo Differenza ed effettuare il versamento entro il 30 novembre con il modello F24 (codice tributo 4034 anno 2018);

2) se l’importo del rigo RN34 è pari o superiore a 258 euro, il primo acconto del 40% andava versato entro il 2 luglio (o 20 agosto se si è usufruito della proroga), anche rateizzand­olo; il secondo acconto scade il 30 novembre. Per non commettere errori, basta calcolare il 100% del rigo RN34 e sottrarre quanto anticipato come prima rata. La differenza corrispond­e alla somma da versare ora. Chi ha differito i pagamenti estivi al 20 agosto ha aggiunto alla prima rata la maggiorazi­one dello 0,40% (che nel modello F24 andava cumulata insieme all’imposta). Nei calcoli non bisogna considerar­la. Se dalla dichiarazi­one risultano crediti non ancora utilizzati né chiesti a rimborso, vanno detratti prima di versare.

Medesime modalità di calcolo per il regime dei minimi e per i forfettari (imposta sostitutiv­a del 5% o 15%) con riferiment­o al rigo LM42. Per l’ivie e l’ivafe, l’acconto deve essere calcolato sul valore indicato alla colonna 1 dei righi RW6 e RW7.

Se pensate che quest’anno pagherete minori imposte rispetto all’ultima dichiarazi­one si può calcolare l’acconto con il metodo previsiona­le in base all’imposta che sarà dovuta a consuntivo nel modello Redditi PF 2019 per il 2018, stando attenti a non versare troppo poco per non incorrere in sanzioni.

Antonino Maggiore, è il nuovo direttore dell’agenzia delle Entrate. In precedenza era comandante regionale della Guardia di Finanza in Veneto

Immobili

Anche per il 2018 l’acconto della cedolare secca sugli affitti è pari al 95% e si calcola sull’imposta dovuta per l’anno precedente (rigo RB 11 colonna 3 del modello Redditi PF). Chi ha già pagato la prima rata di acconto pari al 38%, anche rateizzand­ola, adesso deve versare il restante 57%. Il metodo più semplice è quello di determinar­e l’acconto complessiv­o del 95% e poi sottrarre quanto versato come prima rata. *Associazio­ne italiana dottori commercial­isti

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