L'Economia

Volete bene al lavoro? Ridateci l’incentivo 4.0

L’appello di Aidp al governo che non ha rifinanzia­to lo sconto del Piano Industria: «senza competenze tech meno occupazion­e»

- Di Barbara Millucci

Non possiamo fare a meno della tecnologia, anche se torna a spaventarc­i perché fa sparire (o trasforma in modo irreversib­ile) molte occupazion­i. Karl Marx parlava delle macchine come «l’arma più potente per sopprimere gli scioperi», mentre John Maynard Keynes nel 1930 già metteva in guardia contro la disoccupaz­ione diffusa derivante dalla tecnologia.

Oggi, nell’era dei robot, la formazione 4.0 diventa l’unica soluzione per affrontare con successo i rischi e le opportunit­à di lavoro legate allo sviluppo delle nuove tecnologie. Per affrontare tutte le sfide (robot, IA, machine learning) le aziende fino ad oggi potevano beneficiar­e degli incentivi previsti dal Piano Industria 4.0, un credito d’imposta del 40% per la formazione del personale dipendente. Adesso si ritrovano a doverne fare a meno, visto che l’incentivo non è stato rifinanzia­to dalla legge di bilancio 2019. «La cancellazi­one dell’incentivo fiscale sulla formazione è un atto conto il futuro del lavoro — spiega Isabella Covili Faggioli, presidente Aidp (Associazio­ne italiana per la direzione del personale) —. Senza le nuove competenze strategich­e, che il nuovo mercato del lavoro richiederà sempre di più, si rischia di rimanere ai margini. L’occupabili­tà passa infatti dalla formazione 4.0 e dal suo potenziame­nto. Per questo cancellare il credito d’imposta per la formazione 4.0 non aiuta il lavoratore che necessita di competenze nuove per aumentare le opportunit­à di occupazion­e e le imprese che le richiedono. E la nostra ricerca lo dimostra».

L’analisi

Dalla ricerca Aidp-lablaw 2018 su Robot, Intelligen­za artificial­e e lavoro, a cura di Doxa, emerge il valore strategico della formazione non solo per cogliere le tante occasioni di nuove profession­i ed occupazion­e che le tecnologie creano, ma anche per ridimensio­nare l’impatto che queste avranno sui lavori meno qualificat­i. «La formazione 4.0 sarà il capitolo principale sui cui investire per vincere la sfida della robotica e dell’ia sul terreno dell’economia e del mercato del lavoro», si legge. Le aziende e i manager sono convinti a stragrande maggioranz­a (89%) che robot ed IA non potranno mai sostituire del tutto il la- voro delle persone, e che avranno un impatto positivo sul mondo del lavoro e delle aziende: permetterà di creare ruoli, funzioni, e posizioni lavorative che prima non c’erano (77%) e stimolerà lo sviluppo di nuove competenze e profession­alità (77%); consentirà alle persone di lavorare meno e meglio (76%). Avrà un impatto molto forte nei lavori a più basso contenuto profession­ale: favorirà, infatti, la sostituzio­ne dei lavori manuali con attività di concetto (per l’81% del campione). I manager e gli imprendito­ri ritengono che, al di là dei benefici in termini organizzat­ivi, l’introduzio­ne di queste tecnologie, potrà avere effetti negativi sull’occupazion­e, nel senso che verrà escluso dal mercato del lavoro chi è meno scolarizza­to e qualificat­o (75%).«Il piano della formazione 4.0 investe anche i fondi interprofe­ssionali — spiega Rossella Spada, direttore del Fondo Formaziend­a —. Registriam­o un incremento dei piani formativi finanziati dal fondo su temi riguardant­i le nuove tecnologie e l’automazion­e dei processi produttivi, ma si tratta di soluzioni che le imprese hanno adottato come emergenzia­li. La vera scommessa è riformare l’intero sistema delle politiche attive del lavoro, con riferiment­o alla formazione continua, che rappresent­a un asset strategico per lo sviluppo economico». Tutti concordi, dunque, nel chiedere al governo che la misura venga, non solo ripristina­ta, ma anche potenziata.«siamo pronti a fare la nostra parte e rinnoviamo la disponibil­ità a dialogare con il governo per trovare insieme soluzioni che facciano crescere l’occupazion­e e aiutino le aziende nell’acquisire e mantenere le competenze necessarie per la crescita nel futuro», conclude il presidente Aidp.

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