TUTTI I SEGRETI DEL SUPERJET CINESE
Avrà un ruolo centrale il sito di Pomigliano d’arco di Leonardo nella produzione del nuovo superjet a lungo raggio cinese Comac Cr929. Questo grazie all’accordo siglato dal gruppo italiano con i cinesi di Kangde Investment. In particolare secondo le linee guida dell’intesa appena siglata, Leonardo valorizzerà le capacità ingegneristiche e produttive del sito vesuviano ex Alenia dove verranno sviluppate un elevato numero di ore di attività di ingegneria di progettazione unitamente ad attività produttive di componenti del velivolo. Dunque a Pomigliano da una parte saranno impegnati gli ingegneri dell’azienda, dall’altra verranno messi in produzione alcuni segmenti dell’aereo del gruppo cinese.
La fusoliera del CR929 sarà realizzata con almeno il 50 per cento di materiali compositi e il 15% di titanio. La configurazione iniziale del velivolo, la versione 600 avrà una capacità di 280 posti, prevista una variante 500 con 250 posti e una versione allungata (700) con un massimo di 320 posti. Primo volo previsto nel 2023 ed entrata in servizio nel 2025.
Secondo l’ipotesi formulata nella bozza di accordo che dovrà essere ratificato nelle prossime settimane pare che proprio l’esperienza del sito di Pomigliano sulla produzione di fusoliere sarà quella su cui verteranno le commesse cinesi.
Un superjet, sì made in Cina, ma con
Dopo l’accordo tra Leonardo e Kangde Investment ecco come sarà l’aereo con il contributo del sito di Pomigliano La fusoliera creata con il 50% di materiali compositi e 15 di titano
una grossa fetta italiana e in particolare campana. Negli ultimi mesi i costruttori del nuovo aereo commerciale Cr929 hanno impresso una notevole accelerazione allo sviluppo del programma.
L’aereo è stato sviluppato dalle più grandi aziende aeronautiche (entrambi statali) dei due Paesi, la russa United Aircraft Corporation (Uac) e la cinese Commercial Aircraft Corporation of China (Comac) attraverso la joint venture China-russia Commercial Aircraft International (Craic) con sede a Shanghai.
L’iniziativa è di particolare valenza strategica per rafforzare la posizione di Leonardo in Cina creando una presenza stabile con un partner solido e aprendo una via preferenziale per la partecipazione a futuri programmi aeronautici.
I sindacati guardano con grande ottimismo alla commessa cinese: «Questo accordo – ha sottolineato il leader della Uilm Campania, Antonio Accurso - va nella direzione, che da tempo sollecitiamo, di valorizzare le competenze di Pomigliano sia ingegneristiche che di produzione».
Poi aggiunge: «Ci aspettiamo di conoscere le ricadute e gli investimenti a supporto, che auspichiamo siano in grado di dare prospettive di saturazione dell’impianto e di sviluppo a medio lungo termine».
«Riteniamo che partecipare ad un programma internazionale, sia sicuramente positivo – ha commentato Giuseppe Terracciano, segretario generale della Fim Cisl Campania – e che sia una buona prima risposta alle nostre richieste di prospettive per il sito di Pomigliano, che al momento non vede un futuro di piena saturazione. La via cinese è quindi una occasione da non perdere da valorizzare e perseguire con determinazione e con il pieno coinvolgimento del sindacato e dei lavoratori».
Collaborazione di Leonardo con la Cina sempre più solida. Non a caso l’azienda italiana pochi giorni fa in occasione del China International Import Expo di Shanghai, ha annunciato che il suo distributore elicotteristico cinese Sino-us Intercontinental Helicopter Investment ha firmato contratti per 15 elicotteri AW139 e un accordo quadro per ulteriori 160 unità, servizi di supporto e addestramento.