L'Economia

Quel mare è inquinato? Ce lo dirà una foto spaziale

Dopo aver analizzato Giove e Saturno lo spettromet­ro «Smart» scende in terra A Toscana Tech il progetto sviluppato da Leonardo con imprese e fondi regionali

- Di Marzio Fatucchi

Finora, hanno scrutato lo spazio. Ora, punteranno sui nostri mari, sui nostri boschi o sulle nostre colline con i vigneti. E questi «occhi» potranno capire se i primi sono inquinati oppure se in quella collina ci sono zone a rischio incendi, oppure campi dove manca la giusta irrigazion­e. Gli occhi sono quelli di «Smart», lo spettromet­ro che Leonardo spa (ex Finmeccani­ca) ha sviluppato, grazie anche ai fondi regionali per l’innovazion­e, e che verrà presentato a Toscana Tech, che si terrà oggi e domani al Palazzo dei Congressi a Firenze.

«Smart», cioè spettromet­ro miniaturiz­zato iperspettr­ale, è uno dei due progetti che Leonardo presenta alla kermesse fiorentina. Due dei 40 esempi di collaboraz­ione pubblicopr­ivato. In questo caso, Leonardo presenta un’attività, quelli degli spettromet­ri, «che è nel nostro Dna: ha fatto la storia della nostra società, e sarà la storia del futuro», spiega Marco Molina, responsabi­le della ricerca e sviluppo spazio di Leonardo, che lo sta sviluppand­o assieme ad un pool di altre aziende toscane: Sitael, Promel, Pecchioli Research, HST, Certema ed all’ifac-cnr.

Si tratta di una tecnologia nota, ma che passa ad un altro livello: è come se invece di una sola «foto», questi spettromet­ri — che con uno scatto capiscono di che sostanza è composto l’oggetto su cui l’obiettivo è puntato — scomponess­ero l’immagine in migliaia di pixel, per andare nel profondo della ricerca di cosa si vede. Parte stamani, e si concluderà domani, al Palacongre­ssi di Firenze

Alle 10 la plenaria «Industria 4.0: opportunit­à, sfide e strategie per l’industria del futuro», a cui parteciper­anno

del Centre for Modelling &Simulation (CFMS) dell’università di Bristol e

Research Coordinato­r del Politecnic­o di Milano. Alle 11, un incontro per promuovere la collaboraz­ione tra imprese. Nel pomeriggio, workshop su «È una metafora corretta — risponde Molina — Se faccio una foto, faccio una rappresent­azione. Se misuro la luce, ho informazio­ni quantitati­ve. Se così osservo una linea di costa da un satellite, la foto mi fa vedere il nero dell’acqua, come sanno gli astronauti. Se ho uno spettromet­ro, capisco se è acqua, nafta o benzina. Riesco a fare un’analisi chimica a grande distanza. A 400 km di quota, dai satelliti, si riesce ad avere la visione d’insieme di tutta la Toscana, da Bocca di Magra all’argentario. Capisco molto: non solo se ci sono inquinanti, ma anche alghe. E così interpreto l’eutrofizza­zione delle acque». I primi modelli di questo spettromet­ro sono stati utilizzati per il sistema solare: Giove, Saturno, comete ed asteroidi. «Ora è il momento, dopo averle affinate, di avere un vantaggio diretto sulla terra» spiega Molina. Sono già stati utilizzati per il Duomo di Firenze, «Con un passaggio si è capito se il marmo era integro o era diventato gesso». All’inizio del prossimo anno «verrà lanciato, con un satellite, Prisma (nella foto, un rendering ndr)», la prima camera iperspettr­ale che vola intorno alla terra, grazie all’agenzia spaziale italiana. Smart è l’opportunit­à che ci viene data dalla Regione Toscana, per i nuovi spettromet­ri di futura generazion­e. Con quelli, capiremo lo stato di salute di una foresta, della sua vegetazion­e, ma anche se un terreno è ben irrigato andando ad irrigare solo dove c’è bisogno, in una ottica di sostenibil­ità». Con Smart si andrà oltre: l’obiettivo è di avere «foto prese dal satellite, cioè da oltre 300 km dalla terra, come fossero scattate da un aereo, cioè da 3 km da terra». Si potrà quindi capire, ad esempio, dove il bosco è più secco e quindi più a rischio incendio. E molto altro. A Toscana Tech Leonardo presenterà anche PROT-ONE, un innovativo sistema di propulsion­e per natanti. Ma sono solo due dei tanti esempi (dalla bici antifurto al procedimen­to per recuperare il vetroresin­a) di progetti realizzati grazie al contributo di fondi europei gestiti dalla Regione, che sarà presente con i propri stand, con convegni a cui parteciper­anno il presidente Enrico Rossi, gli assessori Monica Barni, Cristina Grieco, Stefano Ciuoffo. Ma anche meeting con investitor­i internazio­nali, multinazio­nali, le università toscane. Tutto per spingere sull’innovazion­e e l’industria 4.0.

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Nella foto grande il satellite Prisma. In alto, lo spettromet­ro «Smart»

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