L'Economia

Sussidi e Co2 non vanno d’accordo sull’autotraspo­rto siamo a targhe alterne

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Okay: sono una lobby, che ce l’ha con un’altra lobby, nel mezzo di una guerra tra ben più potenti lobby. Moraleggia­re ha poco senso: lo schema è un classico, ed è di quelli in cui nessuno ha mai totalmente ragione o assolutame­nte torto. Resta che chi costruisce e/o vende camion, e si è «associato» contro sostenibil­ità-fattibilit­à del piano Ue sui tagli alla Co2 dei veicoli pesanti, il dito sulla piaga l’ha messo. Conftraspo­rto-federautou­nrae vorrebbero gentilment­e sapere dal governo «come intenda conciliare» gli «ambiziosi e condivisi» obiettivi europei «con politiche nazionali di sussidi a pioggia agli autotraspo­rtatori». Che inquinino o no. Insomma: bene, anzi benissimo gli ecocamion, ma se poi ai camionisti convengono ancora i vecchi bisonti? Dicono che questa è una «politica ambientale «strabica, o a targhe alterne: a Strasburgo sì e a Roma no». In effetti.

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