Il coraggio di Starace in Brasile e i nemici di Bolsonaro
Si capisce, eccome, che martedì scorso Francesco Starace fosse particolarmente orgoglioso. Presentava il piano strategico al 2021, disegnato con tutte le sfumature del verde. Se è vero (e lo è) che l’ambiente è forse «il» business di questi anni, nessuno potrà mai dire che lui non spinga sull’acceleratore. Per dire: 10,6 miliardi dei 27,5 di investimenti previsti andranno sulle «rinnovabili», senza alcun dubbio motore dello sviluppo Enel. Rischia però di nascere un «problema Brasile». Starace ha appena comprato Eletropaulo, è diventato il primo operatore, investirà 4 miliardi. Nel frattempo, i brasiliani hanno eletto Jair Bolsonaro. Non è esattamente un campione di democrazia e tra i tanti nemici elenca «l’ambiente» (infatti uscirà dall’accordo di Parigi). Si capisce quindi, eccome, anche perché Starace limiti il suo commento: «Abbiamo aspettative molto alte sul nuovo governo».