Dobbiamo trovare ancora la formula giusta: negli Stati Uniti i clienti vengono da noi 2-3 volte a settimana
futura. L’obiettivo — anticipa Masi — è di aprire cento negozi in cinque anni. Non solo. Il gruppo con il marchio della Sirena sta firmando un accordo quadro con Grandi Stazioni, la società che riqualifica e gestisce gli spazi commerciali delle 14 maggiori stazioni del Paese e fa capo a Maurizio Borletti. Il perimetro al quale guarda Starbucks è di 12 centri ferroviari che includono Torino, Venezia e Firenze, le stazioni più turistiche.
Il laboratorio
Milano resta il punto di partenza: «per essere redditizia una città come Milano deve avere 20-25 negozi. Ma dipenderà da quanto il nostro caffè farà breccia. Il capoluogo sarà un cantiere, un grande laboratorio. Entro gennaio avremo aperto quattro store. Poi sarà la volta di Roma: nella zona dei Musei Vaticani, saranno tre entro la fine del 2019, altri otto-nove apriranno a Milano». Poi sarà la volta dei centri commerciali di Arese, Assago, Carugate e Segrate. Certo, l’italia non