RISCHIO SE LO DOMI, CRESCI DI PIÙ
Un terzo delle aziende non lo gestisce. Chi lo fa ottiene risultati migliori del 38%. Il progetto Ue per sensibilizzare le Pmi
L’Italia è uno dei paesi europei più esposti al cambiamento climatico e ai fenomeni estremi che ne derivano, come conferma la lunga catena di eventi drammatici che si sono verificati nelle ultime settimane. Eppure è molta scarsa, non solo fra i privati ma anche presso le aziende di media e piccola dimensione, la percezione di questi rischi e la necessità di dotarsi di un’adeguata protezione anche sul piano assicurativo. In base a un’indagine del Cineas (Consorzio universitario per l’ingegneria nelle assicurazioni) realizzata in collaborazione con Mediobanca, il 37% delle imprese medie italiane non ha un sistema di gestione del rischio. Eppure quelle che li gestiscono in maniera corretta hanno performance economiche migliori mediamente del 38% rispetto alle altre, e un più facile accesso al credito.
Migliorare presso le piccole e medie imprese la percezione dei rischi e la resilienza al cambiamento climatico è l’obiettivo del progetto Life Derris (Disaster risk reduction insurance), promosso dall’unione europea e di cui il gruppo Unipol è capofila insieme all’anci (l’associazione dei comuni italiani), al Comune di Torino, allo stesso Cineas e al Coordinamento Agende 21 locali italiane, Associazione costituita da Regioni ed enti locali per migliorare la gestione dell’ambiente e per fare dello sviluppo sostenibile un passo verso un futuro più equo.
L’evoluzione
«Il progetto si è sviluppato nell’arco di tre anni, dal settembre 2015 allo stesso mese dell’anno in corso — spiegano in Unipol — ha coinvolto undici città italiane a partire da Torino, che ha ospitato la sperimentazione iniziale: sono state svolte attività di formazione e sensibilizzazione sul territorio, coinvolgendo 105 imprese e più di cinquecento operatori locali. Gli obiettivi del progetto sono stati implementare forme innovative di partnership pubblico-privato fra assicurazioni, pubblica amministrazione e imprese, favorire una maggiore cultura del rischio e mettere a disposizione delle Pmi adeguati strumenti per la prevenzione e gestione dei pericoli climatici». Quest’attività richiede un approccio complessivo. «Significa in primo luogo identificarli — sostengono in Unipol, — cioè capire quali sono e dove si manifestano, misurarli e valutare che probabilità hanno di verificarsi; successivamente va intrapresa una attività di gestione che si concretizza in particolare nella riduzione attraverso la prevenzione, ed il trasferimento con l’identificazione di adeguate soluzioni assicurative».
A parte gli eventi climatici, negli ultimi anni è radicalmente mutato lo scenario dei rischi a cui sono soggette le Pmi. Sempre lo studio del Cineas evidenzia come il rischio finanziario, che era quello maggiormente percepito, è stato sostituito da quelli informatici, legali e operativi
L’offerta assicurativa Unipolsai per le Pmi prevede in aggiunta alle tradizionali coperture soluzioni tecnologiche innovative e servizi di riparazione.
I carnet
I prodotti sono rivolti alle imprese comprese quelle attive nel commercio o nell’ospitalità, come gli alberghi, e offrono la possibilità di acquistare apparecchiature elettroniche, collegate ad alcuni sensori installati nei locali aziendali e a una centrale operativa, che viene immediatamente allertata in caso di anomalie. Il sistema è in grado di segnalare eventuali pericoli come fumi, perdite d’acqua o di gas oppure intrusioni. Un’altra caratteristica comune è l’offerta di servizi di riparazione diretta dei danni fino a cinquemila euro, attraverso l’invio di artigiani specializzati e con pagamento a carico della compagnia. Nei casi di danno più importante il Servizio pronta ripresa offre l’intervento immediato da parte di tecnici specializzati, in modo da poter riprendere il più velocemente possibile l’attività che potrebbe essere stata interrotta in seguito a un danno. Coperti anche i danni subìti e prodotti in presenza di virus informatici. www.iomiassicuro.it