Orologi, ma anche artisti emergenti
Da diecimila a cinquantamila euro
Chi ha detto che anche con un budget ristretto non si può ottimizzare un investimento in beni rifugio? Con una spesa entro i 10 mila è possibile acquistare in asta un gioiello (un anello o degli orecchini) prodotto da famose case di gioielleria come ad esempio Bulgari, Tiffany o Cartier. Certo non adornato da pietre preziosissime, ma comunque rivendibile in futuro se ben scelto per forma e design. Meglio ancora se si scelgono modelli rappresentativi di un’epoca precisa (anni Settanta od Ottanta ad esempio). In alternativa si può acquistare un orologio da polso usato anche di marca. Siccome oggi tutti cercano modelli vistosi e dal diametro eccessivo, un bellissimo Rolex Day-date fine anni Sessanta o un elegantissimo Patek Philippe Calatrava anni Cinquanta si trovano anche a 7-10 mila euro. Con altri 20 mila (anche meno) si trovano tra gallerie, fiere o aste opere su carta di Lucio Fontana. Non solo grafiche, anche opere uniche come disegni a matita o inchiostro. L’importante è che siano accompagnate dall’autentica della Fondazione. Se avanza qualcosa — sino a 5 o 7 mila euro — si può scegliere un artista contemporaneo emergente. Se diventa famoso i soldi spesi si moltiplicheranno, altrimenti ce la saremo goduta appesa a una parete di casa.