Il portafoglio dei Millennial è «buono»
Sostenibilità e creazione di posti di lavoro sono le tematiche che stanno a cuore agli investitori più giovani
Agire in una maniera più responsabile sta diventando sempre più importante per un crescente numero di persone. Non solo, si sta diffondendo anche l’idea che conviene essere socialmente responsabili. È quanto emerso da un sondaggio condotto da Axa investment managers allo scopo di analizzare come la pensano gli italiani sui temi degli investimenti, del risparmio e della pianificazione del proprio futuro.
Il 75% degli intervistati pensa che le imprese con un approccio che tenga conto dei principi ambientali, sociali e di governance si troveranno in una posizione migliore nel lungo termine rispetto a quelle che ne sono prive. E il 69% ritiene che nella scelta dell’azienda in cui investire devono essere presi in considerazione non solo il ritorno finanziario che potrebbe derivare dall’investimento, ma anche l’impatto sociale e ambientale. Inoltre, secondo il 72% del campione che ha partecipato al sondaggio, le società con un approccio migliore ai criteri Esg (Environmental, social e governance) sono un investimento preferibile nel lungo periodo.
Hanno l’età
E sono soprattutto i più giovani che vogliono avere le prove del comportamento responsabile dichiarato da un’azienda, perché i buoni propositi e le attestazioni di principio non bastano: il 76% degli investitori dai 22 ai 30 anni è interessato a capire l’impegno di un’azienda verso la riduzione delle emissioni di carbonio e il consumo dell’acqua. «Una spiegazione di questa tendenza è la maggiore esposizione dei Millennials a queste tematiche, rispetto alle generazioni più anziane — spiega Pietro Martorella, amministratore delegato di Axa investment managers Italia sim —. I giovani hanno maggiore accesso all’informazione e alle campagne di sensibilizzazione su tematiche ambientali e sociali principalmente attraverso i social media. L’informazione passa attraverso piattaforme come Facebook, Twitter e Instagram, dove circolano video e foto, campagne di attivisti e opinioni di influencer molto seguiti. Ci sono campagne per ridurre il consumo della plastica e altre per i diritti degli animali. Ci sono maggiori occasioni di sensibilizzazione sui disastri ambientali».
Insomma, oggi più che mai i giovani sono al corrente di quanto accade sul pianeta grazie al fatto che hanno maggiore accesso alle informazioni. «Inoltre, i Millennials viaggiano di più di quanto hanno potuto fare i loro genitori e hanno quindi maggiore possibilità di sviluppare consapevolezza attraverso l’esperienza diretta e lo scambio con i loro coetanei di altri Paesi — aggiunge ancora l’ad di Axa im Italia sim —. Un altro elemento da tenere in considerazione è che i gioitaliani, vani hanno esperienza diretta di tematiche di cui si parlava anche vent’anni fa, ma solo a livello teorico. Per esempio, il cambiamento climatico oggi è una realtà e ne viviamo tutti le conseguenze, dalle anomale ondate di calore alle alluvioni e agli incendi di boschi e foreste».
Le aree
Tra le aree d’investimento responsabile che più di altre catalizzano l’interesse degli investitori ci sono la tecnologia green e il consumo sostenibile. Ma c’è una forte attenzione anche al sistema Paese. Per gli infatti, contribuire con i propri investimenti a sostenere nuovi posti di lavoro è più importante del contributo al problema del cambiamento climatico, soprattutto per gli over 55.
«Inoltre, dal sondaggio è emerso un forte interesse a generare un impatto positivo sulla società nel lungo periodo e a contribuire, attraverso l’investimento, alla crescita dell’economia italiana o regionale — conclude Martorella —. Il 28% dei trentenni ha messo al primo posto l’impatto sulla società, seguito dalla creazione di nuovi posti di lavoro».