Laser, vettori, droni Una Regione spaziale
Sul territorio lavorano eccellenze accademiche e istituzionali (come l’asi), grandi aziende come Leonardo o Avio e imprese innovative. Un comparto (che ci invidiano) da sei miliardi 78% La quota dei ricavi del comparto aerospaziale che deriva dalle aziende maggiori (Leonardo e Avio)
Si può dire che il Lazio rappresenti il cuore delle attività aerospaziali italiane. Non a caso è stata la prima regione a dar vita, nel 2004, al Distretto tecnologico aerospaziale e poi, attraverso Lazio Innova, ad agire da socio fondatore del Cluster tecnologico nazionale aerospaziale oggi guidato da Cristina Leone, responsabile della ricerca e dello sviluppo del gruppo Leonardo. Il panorama industriale raccoglie 250 aziende con 30 mila addetti, generando un fatturato di quasi sei miliardi di euro. Il 78 per cento dei ricavi complessivi deriva dal 15 per cento di aziende maggiori, con i due pilastri fondamentali costituiti da Leonardo e Avio. Alle spalle della produzione è attivo un mondo di ricerca (dal Cnr all’enea) e universitario (5 atenei) con il quale le società hanno stretti rapporti di collaborazione. Inoltre ci sono importanti sedi di agenzia, dalla spaziale Asi al centro Esrin dell’esa europea, dall’enav per il controllo del traffico aereo all’enac, l’authority per l’aviazione civile.
Le sedi, gli sviluppi
A Pomezia c’è il quartier generale della Divisione avionica e spaziale di Leonardo che, con lo stabilimento di Cisterna di Latina, conta nella Regione 900 addetti. «Ci occupiamo dei sistemi di comunicazione, identificazione e navigazione integrati nell’avionica, cioè l’elettronica degli aerei civili e militari compresi i computer che governano gli apparati», spiega Marco De Fazio, direttore della divisione. Questi sistemi si trovano imbarcati sugli aerei Atr-42 per la sorveglianza ma anche sul drone Falco. Tra i numerosi programmi, ora si sta sviluppando un cockpit per aerei di nuova generazione che consentirà ai piloti militari e civili di interagire col velivolo in maniera più evoluta. E qui è nato pure il laser Aladin, imbarcato sul primo satellite al mondo lanciato dall’esa europea per studiare i venti.
L’altro settore nel quale la produzione di Leonardo vanta una lunga tradizione è il controllo del traffico aereo con la fabbricazione dei radar negli stabilimenti di via Tiburtina. Da allora i sistemi sono diventati più intelligenti, consentendo una maggiore interazione tra il pilota e il controllore a terra, aumentando i livelli di sicurezza e la gestione dei dati, permettendo oltre a una separazione più ridotta tra gli aerei, rotte più lineari e dirette tagliando in tal modo i consumi di carburante e gli inquinamenti relativi.
In Leonardo si sviluppano pure algoritmi di predizione della posizione futura dei velivoli lungo il tragitto e con l’enav si collabora per la gestione del traffico dei droni ormai in notevole espansione, in particolare per quelli più diffusi e in volo al di sotto dei 150 metri di quota.
Nella mappa produttiva ci sono poi
30 Le migliaia di addetti in 250 aziende