Nel display si vede lo sviluppo
Gli apparecchi di misurazione digitale hanno trainato le vendite del polo romano dell’information technology E ad Ostia nascerà il primo Politecnico del mare, con un investimento da 8 milioni
Le nostre vite sono sempre più scandite dal tempo digitale. Timer, autovelox, tachimetri, cronometri, fino ai più recenti display di sensori che, visualizzando un numeretto, permettono di calibrare il giusto funzionamento e il controllo delle prestazioni di apparecchi elettrici, come la temperatura del forno o il tempo di noleggio di un’ auto elettrica. Insomma, nell’era 4.0, tutto ruota attorno al ticchettio e al battito del tempo. Secondo il Monitor dei poli tecnologici del Lazio realizzato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, a trainare le vendite della tecnologia prodotta nel polo Ict romano è proprio il comparto degli apparecchi di misurazione che rappresenta, per valori esportati, il più rilevante di tutto l’hub (118 milioni nel secondo trimestre 2018, il 63% del totale).
La stagione
Da maggio a giugno scorso, proprio grazie al traino delle vendite sui mercati maturi e alla ritrovata crescita sui mercati emergenti, le esportazioni dei poli tecnologici laziali (Ict, farmaceutico e aeronautico) hanno subito un’accelerata, registrando una crescita di quasi il 6% ed evidenziando un maggior dinamismo rispetto alla media nazionale (+1%). Nello specifico, è proprio l’export del settore Ict, dopo due trimestri negativi, che torna a crescere (+4%), sostenuto dai buoni risultati ottenuti negli Stati Uniti (primo sbocco commerciale, +26%), Francia (+20%) e Paesi Bassi (+23%). «Nell’accelerata della Regione Lazio ha sicuramente contribuito il pacchetto Industria 4.0, che ha catalizzato sia investimenti privati che pubblici e dato la possibilità alle risorse del territorio di tornare a credere e investire in tecnologie innovative, che sono a loro volta abilitanti per lo sviluppo di altri settori — spiega Andrea Prencipe, rettore della Luiss —. Tutti gli strumenti di misurazione del tempo e dello spazio, come i sensori, sono fondamentali per l’economia digitale. Pensiamo alle applicazioni nella domotica, che permettono alle imprese di acquisire dati, misurarli e creare grandi database (big data) con cui possono affinare le proprie offerte sul mercato. Per questo abbiamo deciso di offrire ai nostri studenti, di tutti i corsi di laurea, percorsi di coding e statistica avanzata dei dati».
Sempre in Lazio, nell’ambito dell’innovazione digitale, sono in procinto di partire numerosi progetti high-tech di ricerca avanzata. Oltre al primo centro per l’innovazione digitale all’interno del Tecnopolo tiburtino, c’è grande attesa per il superlaboratorio di ricerca scientifica e tecnologica Dtt che nascerà a Frascati, alle porte di Roma. Il progetto si realizzerà grazie ad un contributo della Regione di 25 milioni, a cui si aggiungono altri 500 di investimenti, sia pubblici che privati, che prevedono l’impiego di oltre 1.600 persone. Altro luogo che si tenta di rilanciare è la costa laziale. Ad Ostia, negli spazi dell’ex Enalc Hotel, luogo della Dolce Vita rimasto chiuso per oltre 40 anni, nascerà il primo Politecnico del Mare. Con un investimento di 8 milioni e la collaborazione di Cnr, Asi (Agenzia spaziale italiana) e l’insean (Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale), verrà realizzato il primo campus universitario d’italia dove gli ingegneri testeranno delle tecnologie per lo sfruttamento delle risorse marine in campo energetico.«siamo la Regione con il più alto numero di addetti alla R&D in rapporto alla popolazione», afferma l’asses- sore allo Sviluppo economico della Regione Lazio Gian Paolo Manzella.«un risultato legato alla presenza della più vasta rete di università ed enti di ricerca del Paese ed alla maggiore incidenza della spesa pubblica in ricerca e sviluppo rispetto al Pil e allo stesso tempo un risultato ottenuto grazie alla recente espansione di settori più innovativi. La sfida che abbiamo davanti, a questo punto, è far parlare questo mondo della ricerca con quello della produzione». Con la giusta tempistica.