«Entrata in Vodafone nel 1998 Essere madre non è un limite»
Il mio primo impiego nel 1998 è stato quello in Vodafone e devo dire che la mia crescita personale e professionale è iniziata praticamente subito. Ho potuto ricoprire ruoli via via più importanti avendo anche la possibilità di spostarmi in lungo e largo per il territorio». A parlare è Maria Piccolo, 47 anni, ingegnere, catanese e direttore di regione Sud di Vodafone Italia e responsabile per lo sviluppo della rete fissa e mobile per il Mezzogiorno. «Ecco per quanto io sia nata a Catania - continua la Piccolo - e considerate che ho anche studiato nella mia città e quindi sono una donna del Sud a tutti gli effetti anche per formazione, nel mondo del lavoro essere disposti a viaggiare dal Sud al Nord e viceversa è sicuramente un plus. Ti permette di ampliare i tuoi orizzonti, caratteristica necessaria per un manager, conoscendo anche modi di approcciarsi al lavoro sempre diversi. Ho mai sentito la differenza uomo-donna? No, non direi. Però ciò non significa che l’azienda non presti una particolare attenzione al tema dell’inclusione. Spesso a colpi di smart working, in cui vi assicuro non c’è alcuna differenza di genere». Ossia?
«Nel senso che prestiamo molta attenzione alla maternità. Considerate che in Vodafone ci sono quelli che chiamiamo maternitiy angels. Colleghi che restano in contatto le mamme che sono in congedo di maternità e con i quali si aggiornano una volta tornate a lavoro. Ed ecco che a questo punto subentra anche lo smart working. Sia le mamme che i papà hanno la possibilità di raddoppiare le ore di smart working a disposizione per due mesi consecutivi dopo la nascita del loro bambino. A volte è vero. In Italia ci sono meno manager specialmente in ambito technology ma questo è perché ci sono ancora troppe poche ragazze che si avvicinano alle materie Stem. Un divario che però si sta colmando. Anzi a questo proposito è nato in Vodafone “Code like a Girl”, iniziativa che ha coinvolto in tutta l’italia ben 200 ragazze tra i 14 e i 18 anni. L’obiettivo è stato quello di avvicinarle alle materie scientifiche e tecniche. Chissà.
Magari saranno proprio loro le nuove manager di domani».
Parlando di tecnologie e di futuro. Oggi a Napoli alla Federico II Vodafone fa il punto sul 5G.
«Se guardiamo all’italia, stiamo effettuando la sperimentazione del 5G su Milano, una delle cinque città scelte dal Mise per questa prima fase. Stiamo però nel frattempo predisponendo la rete per prepararci al futuro in tutta Italia, compreso il Sud. Ad esempio la Giga Network, la 4,5G anticipa le esigenze del 5G perchè ne integra già le soluzioni digitali più innovative con applicazione avanzate di analisi di Big Data e Intelligenza Artificiale e algoritmi intelligenti che consentono di automatizzare e ottimizzare performance e copertura della rete».
E questo anche al Sud. Giusto?
«Certo. In particolare sulle città di Napoli e Salerno per quanto riguarda la Campania. Palermo, Agrigento e la mia Catania in Sicilia e Taranto in Puglia. Mentre stiamo predisponendo nuove città al lancio. Città che usufruiranno delle performance caratteristiche dalla Giga Network. Caratteristiche come la Giga Speed che prevede grande velocità e latenze molto basse permettendo il caricamento istantaneo di siti e app; la Dynamic Coverage che con algoritmi intelligenti adatta la copertura di rete e tra le altre cose risolve il problema del buffering quando si condividono foto e video anche in luoghi molto affollati come durante eventi, partite, concerti; la Power Voice sopprime i rumori di sottofondo permettendo agli utenti di mantenere una voce chiara e nitida magari anche nella metro più aggiornata; e infine il Secure Control che consente di bloccare virus e malware. Questo ovviamente senza voler entrare in troppi tecnicismi ma nell’ottica di fornire ai nostri clienti sempre migliori servizi».